La sconfitta alle amministrative sollecita il cambiamento. Fatto di pulizia tra la nomenklatura per rigenerare il partito e tenere a galla il centrodestra. Il Pdl è alla resa dei conti dopo la sconfitta dell’ultima tornata elettorale in cui ha perso 60 amministrazioni comunali, 8 delle quali capoluoghi di provincia. Ne guidava in totale 98, ora gliene rimangono 34. E Berlusconi pensa a come riformare il partito, tra liste civiche e vecchi nomi – incluso Angelino Alfano – che non riescono più a conquistare l’elettorato

Il Cavaliere, scrive Repubblica, pare abbia intenzione di ripulire la classe dirigente del Pdl per trovare nuovi volti in vista delle politiche del 2013. Volti che possano anche “bucare” lo schermo. Senza tralasciare la riorganizzazione della pinata organica, visto che Alfano verrà affiancato da un direttorio in cui, tra gli altri, ci saranno anche Lupi, Gelmini, Fitto, Frattini, Meloni e Calabria. L’obiettivo della coalizione dei moderati non sortisce l’effetto sperato e mentre Santanché auspica un ritorno di Berlusconi candidato premier, Casini e Montezemolo fanno sapere di non avere intenzione di aderire se l’ex premier non si impegna a fare un serio e definitivo passo indietro. Eppure i sondaggi dicono che il Pdl potrebbe risalire al 24% se fosse di nuovo lui a guidarlo, risalendo di almeno 6 punti percentuali in più rispetto a oggi. Ma il restyling questa volta non potrà essere solo apparente o altrimenti, come riconosce Isabella Bertolini, “rischiamo di sparire”.

Berlusconi è affascinato dal Movimento Cinque Stelle, che ha conquistato quattro comuni incluso Parma, anche se il modello americano dei “Tea party” rimane un punto di riferimento. Vuole creare un nuovo contenitore ed è consapevole che la sua creatura politica stia evaporando. Per il prossimo predellino sono in lizza due nomi, “Uniti per l’Italia” e “Si-Amo l’Italia”, ma i giochi sono ancora aperti. E sabato a Pavia e Bologna si riuniscono i “rottamatori” del Pdl. Nella città lombarda si terrà la convention “Formattiamo il Pdl” che chiede facce nuove e legalità nel partito ed è stata organizzata dal sindaco Alessandro Cattaneo. Nel capoluogo emiliano, invece, su iniziativa di Vittorio Pesato, unico consigliere della regione Lombardia che non è stato raggiunto da nessun avviso di garanzia, si svolgerà “Fuori”. Un incontro voluto per chiedere ai dirigenti del centrodestra di uscire dal palazzo. 

B.COME BASTA!

di Marco Travaglio 14€ Acquista
Articolo Precedente

Pdl sull’onda di Grillo: fuori Alfano e nomenklatura, sì alle liste civiche

next
Articolo Successivo

M5S e demagogia. Prima leggere e poi parlare

next