Consolo Sarkozy dopo la vittoria di Hollande.
Misfatto - 7 Maggio 2012
Non piangere Nicolas
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
- 10:44 - Sci: campione austriaco Hirscher progetta il ritorno ma per l'Olanda
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Marcel Hirscher, campione del mondo record della Coppa del mondo, sembra destinato a uno straordinario ritorno nello sci alpino ma per l'Olanda. Mercoledì la Federazione austriaca di sci (ÖSV) ha dichiarato di aver accolto la richiesta di Hirscher di provare a gareggiare in futuro per il paese natale di sua madre. "Negli ultimi giorni si sono svolti colloqui con diverse parti in cui siamo stati informati che Marcel Hirscher può immaginare un ritorno nel circuito sciistico internazionale", ha detto il segretario generale dell'Ösv Christian Scherer.
"Come Federazione austriaca di sci, abbiamo ovviamente fatto ogni sforzo per offrire a Marcel le migliori condizioni quadro possibili e individuali in caso di ritorno alle gare alpinistiche e abbiamo anche potuto spiegargliele in uno scambio personale. Naturalmente ci rammarichiamo moltissimo della sua decisione di chiedere il cambio di nazione alla Federazione di sci olandese, ma alla fine anche noi l'abbiamo appoggiata. Marcel ha realizzato grandi cose per lo sci e per l'Ösv". La federazione austriaca ha affermato di aver già preparato la necessaria lettera di liberatoria e che la direzione dell'organo dirigente Fis prenderà una decisione nella prossima riunione. Hirscher tornerà nelle gare Fis di secondo livello, con un ritorno in Coppa del Mondo ritenuto irrealistico per il momento, secondo Anton Giger, capo delle corse di Van Deer, un produttore di sci fondato da Hirscher.
Hirscher, 35 anni, ha governato lo sci alpino fino al suo ritiro nel 2019, vincendo un record di otto Coppe del Mondo complessive, 12 titoli, 67 gare e gestendo 138 podi. È lo sciatore maschio di maggior successo ai campionati del mondo con sette ori e quattro argenti, e ha due ori olimpici e un argento. Non c'è stata alcuna dichiarazione immediata da parte di Hirscher o della federazione olandese NSV. I Paesi Bassi non sono una grande nazione sciistica e, secondo le statistiche Fis, hanno due piazzamenti nella top 10 nei 57 anni di storia della Coppa del Mondo. La notizia arriva poche settimane dopo che il norvegese Lucas Pinheiro Braathen ha dichiarato di voler tornare e competere per il Brasile, paese natale di sua madre. Il 24enne si era ritirato in autunno a causa di una disputa con la federazione norvegese di sci.
- 10:43 - Nordcorea: Pyongyang invia una delegazione in Iran
Pyongyang, 24 apr. (Adnkronos) - Una delegazione nordcoreana è in viaggio verso l’Iran. Lo riferiscono i media statali di Pyongyang, parlando dei primi colloqui ufficiali tra i due Paesi in quasi cinque anni.
La delegazione della Corea del Nord è guidata da Yun Jung Ho, ministro delle Relazioni economiche esterne della Corea del Nord, hanno aggiunto i media.
I Paesi occidentali hanno espresso crescente preoccupazione per il rafforzamento dell’alleanza tra Iran, Corea del Nord e, in misura minore, Cina, che sono diventati i principali fornitori militari su vasta scala della Russia contro l’Ucraina.
- 10:38 - Rai: La Russa, 'domanda a Mieli inaccettabile, solidarietà'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Trovo davvero grave e inquietante quanto avvenuto stamattina alla senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, ospite di un programma radiofonico della Rai. Da settimane si susseguono in tutta Italia manifestazioni di intolleranza nei confronti di Israele e degli ebrei e una domanda come quella posta dal conduttore è del tutto inaccettabile. L’opinione di una persona non può in alcun modo essere collegata alla religione professata. All’amica Ester Mieli e alla comunità ebraica giunga la mia sincera solidarietà e affettuosa vicinanza". Così su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
- 10:37 - Razzismo, rapporto Amnesty: "Preoccupazione per discorsi d’odio e discriminazioni"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Ad agosto, il Comitato Cerd ha espresso preoccupazione per i discorsi d’odio razzista, la retorica politica razzista, anche da parte di membri del governo, la proliferazione di episodi di odio razzista e i numerosi casi di abusi e maltrattamenti di stampo razzista contro minoranze etniche e migranti da parte delle forze di polizia e sicurezza". E' quanto osserva Amnesty International nella parte dedicata all'Italia del Rapporto 2023-2024.
"A novembre, un centro di monitoraggio ebraico ha segnalato un aumento significativo degli episodi di antisemitismo nel mese di ottobre, in seguito all’inizio del nuovo conflitto in Israele e territori palestinesi occupati - continua - Le leggi contro i discorsi d’odio e i crimini d’odio non sono state ampliate per offrire alle persone Lgbtqia+, alle donne e alle persone con disabilità le stesse tutele disponibili per chi subisce atti discriminatori basati su motivi razzisti, religiosi, etnici o di nazionalità"̀.
"Le persone nate e/o cresciute in Italia con genitori stranieri hanno continuato a essere private di un effettivo accesso alla cittadinanza, con il risultato che oltre un milione di minori subisce discriminazioni nell’accesso ai diritti", conclude.
- 10:35 - Migranti, Amnesty: "Mediterraneo rotta più pericolosa, timori su Italia e obblighi salvataggio"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Quella del Mediterraneo centrale è rimasta la rotta migratoria più̀ pericolosa al mondo, lungo la quale 2.498 persone sono annegate o scomparse nel corso dell’anno, nel tentativo di raggiungere l’Europa, un aumento drammatico rispetto alle 1.417 vittime del 2022. La maggior parte era partita dalla Libia e dalla Tunisia. Più di 157.600 persone sono arrivate in modo irregolare via mare, tra cui oltre 17.300 minori non accompagnati, rispetto alle circa 105.000 persone del 2022. Le migliaia di persone sbarcate in Italia sono state soccorse dalle autorità̀ italiane". E' quanto osserva Amnesty International nella parte dedicata all'Italia del Rapporto 2023-2024.
"Si è temuto, tuttavia, che l’Italia non avesse sempre adempiuto ai propri obblighi di ricerca e salvataggio. A febbraio, almeno 94 persone, tra cui 34 bambini, sono annegate vicino alla spiaggia di Steccato di Cutro, in Calabria, nelle acque territoriali italiane - sottolinea Amnesty - Sei ore prima che l’imbarcazione affondasse, Frontex, l’Agenzia della guardia di frontiera e costiera dell’Ue, aveva condiviso le informazioni sulla barca con le autorità italiane, che però non avevano avviato immediatamente un’operazione di salvataggio. Erano in corso indagini penali per accertare le responsabilita"̀.
"Le Ong che soccorrono le persone in mare sono rimaste soggette a obblighi non necessari, tra cui quello di richiedere un porto per lo sbarco e di recarvisi immediatamente dopo ogni salvataggio, limitando la possibilità̀ di salvare più persone in un’unica operazione. In alcuni casi, le autorità̀ hanno costretto le navi di soccorso delle Ong a percorrere oltre 1.000 chilometri per raggiungere i porti assegnati per lo sbarco, quando erano disponibili porti idonei più vicini - continua - A gennaio e di nuovo a dicembre, la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa ha chiesto al governo di ritirare le misure".
"A marzo, il governo ha aggiornato l’elenco dei 'paesi di origine sicuri', aggiungendo la Nigeria e confermando la Tunisia, nonostante le prove di diffuse violazioni dei diritti umani in entrambi i paesi. A maggio, il parlamento ha abolito i permessi di protezione speciale, una forma complementare di protezione per chi fa richiesta di asilo e per altre persone che sarebbero a rischio se rimpatriate, e ha significativamente limitato i permessi basati su altri motivi - osserva - Ha inoltre introdotto procedure accelerate di frontiera per esaminare le domande d’asilo di persone provenienti da paesi considerati 'sicuri'”.
"Alcune delle nuove norme violavano gli standard internazionali. A ottobre, i tribunali hanno ordinato il rilascio di diverse persone detenute secondo le nuove procedure accelerate di frontiera, stabilendo che coloro che avevano fatto richiesta d’asilo non potevano essere privati della libertà̀ unicamente sulla base del fatto che provenivano da paesi ritenuti sicuri - precisa - Il governo ha presentato ricorso contro le sentenze. A ottobre, il parlamento ha approvato ulteriori misure volte a limitare l’accesso all’asilo e ad ampliare la possibilità̀ di espellere le persone".
"A novembre, i primi ministri di Italia e Albania hanno concordato la creazione di due strutture di detenzione per richiedenti asilo e migranti sul territorio albanese, sostenendo che sarebbero state sotto la giurisdizione italiana, suscitando preoccupazioni circa la detenzione arbitraria, i respingimenti e l’effettivo accesso all’asilo", sottolinea Amnesty.
- 10:32 - Femminicidi, rapporto Amnesty: "97 donne uccise, 64 da partner o ex"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Si sono verificati 97 omicidi di donne in episodi di violenza domestica e di queste, 64 sono state uccise dai loro partner attuali o ex. Lo rileva Amnesty International, riguardo all'Italia, nel rapporto 2023-2024.
"Sono state proposte misure di protezione rafforzate per prevenire le aggressioni, anche in risposta all’uccisione di una giovane donna da parte del suo ex fidanzato a novembre, nella provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia - sottolinea - A dicembre, dopo la visita effettuata a giugno, la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa ha criticato la carenza di rifugi per le donne vittime di violenza di genere e la scarsità di fondi per chi fornisce loro servizi. Il parlamento non è riuscito ad allineare le leggi sullo stupro alla Convenzione di Istanbul".
- 10:30 - Carceri, rapporto Amnesty: 'in Italia nuove segnalazioni tortura e maltrattamenti'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Sono pervenute nuove segnalazioni di tortura e altro maltrattamento da parte di agenti carcerari e di polizia. Lo rileva Amnesty International, riguardo all'Italia, nel rapporto 2023-2024.
"A giugno, cinque agenti di polizia di Verona sono stati posti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine su atti di tortura aggravati dall’odio razziale, per lo più contro persone con cittadinanza non italiana. Anche altri agenti sono stati indagati per reati violenti, mentre un numero ancora maggiore è stato trasferito per non aver denunciato gli abusi commessi dai colleghi - continua Amnesty - A marzo sono stati sospesi oltre 20 agenti penitenziari indagati per presunta tortura nel carcere di Biella. È proseguito il processo contro 105 agenti penitenziari e altri funzionari accusati di molteplici reati, inclusa la tortura, in seguito alla repressione di una protesta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nell’aprile 2020. Altri due agenti che avevano scelto il rito abbreviato sono stati assolti a giugno". "Un progetto di legge per l’abrogazione del reato di tortura ha suscitato il timore che l’Italia si stesse preparando a fare marcia indietro sugli obblighi internazionali", osserva.