Apertura positiva delle Borse dopo il tonfo di ieri. Quello che è stato chiamato “effetto Hollande sembra essersi attenuato su tutte le principali piazze di contrattazione. Apre in rialzo Piazza Affari con il Ftse Mib che guadagna, all’avvio, lo 0,84% a 13.966 punti, mentre l’All Share registra un progresso dello 0,81% a 14.992. Segno “più” anche sulle altre piazze finanziarie europee: Francoforte avanza dello 1,10%, Parigi guadagna lo 2,40%, Londra segna un progresso dello 0,72%, Amsterdam -0,40%, Madrid +2,37%.

Piazza Affari si è mostrata poi tonica anche nel prosieguo degli scambi. Il Ftse Mib è salito fino a superare in chiusura il 2,48 per cento.

Bene il comparto auto con i titoli Fiat (+5,02%), Pirelli (+4,53%) e Fiat Industrial (+1,83%). Nel comparto bancario, tentano la risalite le banche con lo spread che dopo i 409 punti di ieri è risceso intorno a quota 400. Bene Monte dei Paschi a +2,56% , Unicredit Rsp (+3,65%), Intesa (+4,10%) Ubi (+2,04%). Incassano guadagni ma anche qualche perdita, i titoli del comparto energetico. Terna sale del 4,61%, Tenaris dell’3,21%, Eni guadagna l’1,74%, e Snam il 3,58%. La A2a guadagna l’ 1,05%, Enel è a +1,73% e Enel Green Power guadagna lo 0,08%.

Nel comparto industriale risale Impregilo (+4,22%) e St (+0,34%) dopo le pesanti perdite di ieri in vista dei conti. Finmeccanica a  +1,83% in chiusura, prima era in negativo dopo le notizie di presunte tangenti pagate alla Lega per delle commesse all’estero. Risalgono anche i titoli del lusso: Ferragamo segna un +6,51%, Tod’s avanza dell’1,81% e Luxottica risale del 1,31%. Fuori dal paniere principale positivi i titoli coinvolti nell’affare Fonsai-Unipol. Milano assicurazioni in positivo a 1,07%. Unipol guadagna il 3,50%.

Stabile, invece, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi: apertura a 409 e indice rimasto quasi sempre sopra quota 400 (al minimo si sono raggiunti i 397) per poi chiudere a 397. Dopo l’asta dei ctz e dei btp italiani il differenziale si è assestato sul 405 e il rendimento del decennale è al 5,73%. Bene l’asta di Bund in Olanda dopo le dimissioni del governo.

Ieri a Milano si erano registrati indici in forte ribasso (fino a 3,8 per cento), mentre lo spread aveva chiuso a 410 punti base.

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