
- 13:05 - Gandolfo (Sirm): "Radiologia green richiede politiche ecosostenibili"
Roma, 11 feb. (Adnkronos Salute) - La sostenibilità è "un impegno che tutti come cittadini, come medici, come radiologi ci dobbiamo prendere per il pianeta. Nel nostro caso la radiologia green, più verde", richiede "politiche ecosostenibili anche nella costruzione delle apparecchiature, nello smaltimento di alcune sostanze, quali per esempio i mezzi di contrasto o dei radiofarmaci, con economie circolari, per essere in grado di riciclare, riprodurre e riutilizzare, perché tutte le risorse non sono illimitate, non sono infinite". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Nicoletta Gandolfo, presidente Sirm (Società italiana di radiologia medica e interventistica), oggi in occasione del convegno 'Sostenibilità in Radiologia: ricerca, innovazione e responsabilità', promosso dalla società scientifica a Roma alla Camera di Commercio nella giornata internazionale "promossa anche dall'Onu" e dedicata "alle donne e alle ragazze nella scienza. Perché fin da piccoli - sottolinea Gandolfo - dobbiamo istruire, sensibilizzare, educare i nostri bambini e le nostre bambine a quelle che sono le loro attitudini, indipendentemente dal genere".
A tale proposito, "soltanto il 34% delle donne oggi ha sviluppato l'interesse verso quelle che sono le scienze Steam, cioè la scienza, la tecnologia e tutto ciò che è scienza - ricorda la presidente Sirm - Questo è un dato molto rilevante". Per questo "bisogna assolutamente fare delle campagne di sensibilizzazione" come quella in essere "con la Fondazione Bracco". Per colmare il gap con gli uomini "bisognerebbe fare delle politiche inclusive, a cominciare dagli ambienti lavorativi, dalla scuola, dall'educazione nelle famiglie - aggiunge Gandolfo - Per quanto riguarda la nostra società scientifica, da anni ci muoviamo con degli eventi formativi. Concretamente - precisa - sono la prima presidente donna di una società scientifica che ha oltre 12.000 soci e che ha più di 100 anni di storia. Questo - conclude Gandolfo - credo che sia stato un riconoscimento al genere femminile e, comunque, a tutte le diversità che ci possono essere e che arricchiscono una società, un ambiente lavorativo e scolastico, perché le differenze portano idee, portano fantasia, portano assolutamente proposte e collaborazioni".
- 12:57 - **Sanremo: Cattelan, 'Dopofestival non è tribunale, chi vuole venire è ben accetto'**
Sanremo, 11 feb. (Adnkronos) - "Non credo che il 'Dopofestival' debba essere vissuto come una corte d'accusa, non sarà un tribunale. Capisco che per ciò che è successo recentemente ci si vada ad infilare un po' in quell'argomento, ma Selvaggia Lucarelli è una persona intelligente che parla di altre mille cose e parlerà anche di quello". Così Alessandro Cattelan, conduttore del Dopofestival con Selvaggia Lucarelli, risponde alle domande sulle presenze al programma, dopo i rumors secondo cui Fedez, che non ha mai avuto un rapporto sereno con la giornalista, vorrebbe evitare di essere ospite per non parlare delle sue vicende personali.
"Quando l'ho chiamata non avevo idea di chi fossero i cantanti", spiega Cattelan. Che scandisce: "Le polemiche hanno sempre fatto parte di Sanremo". E per quanto riguarda i gossip che accompagnano questa edizione, affonda: "Si tende a dare la colpa a chi li fa, ma se qualcuno vende vuol dire che qualcuno compra. Se da fastidio il gossip basta non seguirlo". Su chi verrà invitato in trasmissione e quale sarà la scaletta, Cattelan specifica: "Non so ancora chi ci sarà, non c'è ancora una scaletta precisa. Guarderemo la serata e chi vuole passare e avrà tempo ed energie è ben accetto e sapremo trattarlo bene".
- 12:55 - One Health, come e perché proteggere tutto l'anno noi e i nostri pet
Roma, 11 feb. (Adnkronos Salute) - Con l'aumento delle temperature, la presenza di parassiti come pulci e zecche, un tempo concentrata in ambienti boschivi e incolti lontano dalle metropoli, si è estesa sempre più alle aree urbane e ai parchi cittadini frequentati anche dai nostri cani. E questo non solo nei mesi estivi, ma tutto l'anno, inverno compreso, con ripercussioni sulla salute dei nostri amici a 4 zampe e, di riflesso, anche sulla nostra. Ma quali sono attualmente le più comuni malattie che possono essere trasmesse dalle zecche? Dove si possono trovare questi parassiti e quali sono le zone e le regioni più esposte? Quali problemi causano zecche e pulci ai nostri animali domestici e come possiamo prevenirli? A cercare di dare risposta a queste domande sono 3 autorevoli esperti italiani nel talk 'One Health: come e perché proteggere noi e i nostri pet per tutto l'anno', promosso da Adnkronos, realizzato in collaborazione con Msd Animal Health e disponibile nei canali web e social del gruppo editoriale.
Particolarmente interessante è il modello del dibattito: nel tracciare un quadro della situazione e nel dare alcuni utili consigli per proteggere noi e i nostri pet tutto l'anno, gli esperti fanno riferimento al modello One Health (salute unica) che, riconosciuto anche dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - si legge in una nota - vede la salute umana, animale e ambientale strettamente legate e connesse tra loro.
"Sono tanti i fattori che hanno contribuito alla proliferazione di zecche e pulci anche al di fuori dei tradizionali periodi primaverili ed estivi - spiega Ezio Ferroglio, professore ordinario di Parassitologia e Malattie parassitarie degli animali, Dipartimento di Scienze veterinarie, Università degli Studi di Torino e presidente Esccap (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites) Italia - Alcuni sono legati alle condizioni climatiche e al riscaldamento globale, al cambio delle stagioni, altri a cambiamenti sociali, culturali e alla diversa gestione del territorio. Non va poi dimenticato che le aree urbane sono isole di calore, la cui temperatura è di 4-5 gradi superiore a quella ambientale normale, e questo permette una maggiore sopravvivenza e attività di pulci e zecche anche nei periodi freddi. Viviamo sempre più in contesti che possiamo definire 'naturban', nei quali la natura e l'ambiente rurale si intersecano con la città e sono popolati anche da molti animali selvatici che, non potendo essere trattati, diventano 'moltiplicatori' di zecche e serbatoi di molti patogeni trasmessi dalle zecche, causa di malattie pericolose per i nostri animali domestici e per noi stessi. E questo, ormai, purtroppo vale anche per molti parchi cittadini nei quali portiamo regolarmente a passeggiare i nostri cani".
Oggi "in Italia sono 3 le principali malattie trasmesse da zecche - precisa Spinello Antinori, professore ordinario di Malattie infettive, Università degli Studi di Milano e direttore Uoc Malattie infettive, Ospedale Luigi Sacco di Milano - Sono la malattia di Lyme o Borreliosi di Lyme, la febbre bottonosa del Mediterraneo e l'encefalite trasmessa da zecche. Le prime 2 sono batteriche, la terza è di natura virale. La malattia di Lyme e l'encefalite trasmessa da zecche sono causate dalle zecche che si ritrovano nei parchi e nei boschi, mentre la febbre bottonosa del Mediterraneo è causata dal morso della zecca del cane. Sono malattie che possono essere invalidanti. In particolare l'encefalite trasmessa da zecche può lasciare dei reliquati neurologici importanti e causare persino la morte. La Borreliosi di Lyme e l'encefalite trasmessa da zecche sono molto presenti nel Nord-Est del Paese (in particolare Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto), mentre la febbre bottonosa del Mediterraneo è diffusa soprattutto nelle aree insulari e centro-meridionali (specialmente in Sardegna, Sicilia, Calabria e Lazio). Per la prevenzione della malattia di Lyme e della febbre bottonosa del Mediterraneo non disponiamo di vaccini, ma soltanto di una terapia. In questi casi la prevenzione si basa sull'identificazione precoce della zecca e sulla sua rapida rimozione. Nelle aree in cui la prevalenza della malattia è elevata si suggerisce una profilassi con le tetracicline. Abbiamo, invece, un vaccino efficace - continua - nei confronti dell'encefalite trasmessa da zecche, che è consigliato a tutti coloro che devono recarsi in aree boschive soprattutto nei periodi estivi e in particolare nel Nord-Est. Si tratta di un vaccino costituito da un virus inattivato che viene somministrato con 3 dosi. La protezione dura circa 3 anni, dopodiché va effettuata una nuova somministrazione".
Attualmente sono disponibili delle soluzioni per proteggere i cani da pulci e zecche, ma ogni 'pet owner' dovrebbe mettere in atto dei comportamenti per prevenire le malattie trasmesse da questi parassiti, oltre ai controlli periodici dal medico veterinario. In un'ottica di One Health la protezione dei nostri cani da pulci e zecche è fondamentale non solo per il loro benessere ma anche per il nostro, soprattutto per le malattie che possono trasmettere all'uomo, le cosiddette zoonosi.
"Pulci e zecche sono ectoparassiti, cioè parassiti esterni che vivono sulla superficie corporea del nostro cane, come la cute e il mantello. Per combatterli ci sono diverse tipologie di prodotto disponibili in varie formulazioni - illustra Giuseppe Faranda, medico veterinario, formatore e divulgatore - Attualmente per proteggere i nostri cani da pulci e zecche si utilizzano gli antiparassitari. Abbiamo, ad esempio, le cosiddette pipette o spot-on, che sono prodotti liquidi che si applicano sulla cute del cane in diversi punti dai quali poi si distribuiscono su tutta la superficie corporea: bisogna fare attenzione ad applicarli sulla cute e non sul pelo del cane".
Nel dettaglio, "le pipette - prosegue il veterinario - vengono applicate sul cane tendenzialmente nella zona interscapolare e lungo la schiena (dove il cane non può leccarsi) in più punti dai quali poi si distribuiscono, tramite il film lipidico cutaneo, a tutta la superficie corporea. E' molto importante che la pipetta venga applicata lontano da una eventuale toelettatura o bagno perché il rischio è che il prodotto, a causa della detersione, resti esattamente nei punti nei quali viene applicato. Se, quindi, siete andati a toelettare il vostro cane, è necessario aspettare almeno 48 ore affinché il normale strato di sebo si riformi sulla sua cute e possa veicolare poi il prodotto su tutta la superficie corporea".
Esistono poi "i collari che rilasciano gradualmente il prodotto sulla pelle del cane secondo quello che viene chiamato il gradiente osmotico di concentrazione e delle pastiglie o un'inieizione - prosegue Faranda - che vengono somministrate con frequenza variabile e che contengono all'interno un prodotto, un principio attivo, che rende il sangue 'velenoso' per i parassiti in modo tale che questi, nutrendosi sul cane, possano morire prima di espletare la loro azione patogena. In tutti i casi, il consiglio principale è quello di stabilire, insieme al medico veterinario, il protocollo antiparassitario più adatto al proprio cane, tenendo conto delle sue abitudini e del suo stile di vita (se vive in casa, esce frequentemente, fa sport, vive in branco...). Una buona prevenzione antiparassitaria è la base per mantenere in salute sia i nostri pet che noi stessi. Bisogna poi rispettare una corretta igiene domestica. Soprattutto per le pulci, per esempio - ricorda - è fondamentale mantenere pulite le cucce e gli imbottiti come divani, sofà e tappeti e pulire accuratamente gli spazi esterni. Bisogna poi tenere conto del fatto che noi stessi possiamo portare dall'esterno i parassiti sotto forma di uova o larve. Quindi è fondamentale proteggere i nostri pet anche se escono poco e limitare l'uso delle scarpe in casa".
Commenta Simona Viola, Business Unit Director Companion Animals di Msd Animal Health Italia: "Le malattie da vettori sono l'esempio paradigmatico del rapporto esistente tra uomo, animale e ambiente. Il controllo delle stesse richiede un solido sistema di monitoraggio e prevenzione basato su una stretta sinergia inter-professionale tra il comparto della medicina umana e veterinaria. Siamo fermamente convinti che preservare la salute globale sia possibile solo con la collaborazione multidisciplinare dei diversi settori coinvolti. L'approccio collaborativo One Health, che si fonda sul legame indissolubile tra esseri umani, animali e ambiente, è la scelta vincente per assicurare il benessere collettivo. E noi di Msd Animal Health - conclude - siamo da sempre al fianco dei professionisti della salute affinché si faccia squadra per raggiungere obiettivi comuni e condivisi".
- 12:47 - Mafia: de Lucia, 'arresti servono per indebolire i clan, momento complicato per cosa nostra'
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - "Gli arresti di oggi servono per indebolire l'intera organizzazione mafiosa. È un momento complicato per la vita di Cosa nostra e noi cerchiamo di renderlo sempre più complicato attraverso una serie di interventi che servono a contrastare i clan ma anche a processare, con le prove, chi partecipa a Cosa nostra". Sono le parole del Procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia. "Bisogna tenere distinte le due fasi. Porteremo a processo coloro i quali sono destinatari di una delle cinque ordinanze emesse oggi, insieme con due provvedimenti di fermo, ma intanto è importante essere riusciti a neutralizzare in un solo momento una parte importante di Cosa nostra", dice.
- 12:36 - Mafia: de Lucia, 'boss in grado di acquisire know how e strumenti per aggirare investigatori'
Palermo,11 feb. (Adnkronos) - "L'evoluzione tecnologica riguarda non soltanto i cittadini ma anche le organizzazioni mafiose, che sono ricche e in grado di acquisire know how e strumenti che le consentono di aggirare le azioni investigative dello Stato". Lo dice il Procuratore capo di Palermo, Maurizio de Lucia a margine della conferenza stampa sugli arresti di Palermo.
- 12:33 - Mafia: de Lucia,'presenza telefoni nelle carceri non è novità'
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - "La presenza di telefoni che circolano liberamente all'interno delle carceri non è una novità, purtroppo è un dato ricorrente denunciato da altri colleghi in tutta Italia". E' la denuncia del Procuratore capo di Palermo, Maurizio de Lucia a margine della conferenza stampa sugli arresti di Palermo. "Se ci sono i telefonini, ovviamente c'è la possibilità di comunicare", ha spiegato.
- 12:31 - Cisl, Meloni ad assemblea nazionale: "Superare visione conflittuale di alcuni sindacati"
Roma, 11 feb. (Adnkronos) - Superare "una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere". Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo all'assemblea nazionale della Cisl.
"Il titolo di questa assemblea è 'Il coraggio della partecipazione', un titolo evocativo ma soprattutto un titolo che riguarda un'altra grande sfida che il segretario Sbarra citava nel suo intervento - ha detto la presidente del Consiglio nel suo intervento - che è sostanzialmente innovare il nostro modello economico e produttivo sapendo coniugare sussidiarietà e crescita, il che significa rifondare la dinamica tra impresa e lavoro, superando una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere".
"Ricostruire la dinamica tra imprese e lavoro - ha proseguito - significa gettare le fondamenta di una nuova alleanza tra datori di lavoro e lavoratori, fondata sulla condivisione degli oneri e degli onori, promuovere la partecipazione dei lavoratori al destino della propria impresa, incrementare le politiche di welfare, rafforzare il peso della contrattazione legata ai territori alla dimensione aziendale per superare le rigidità dei contratti nazionali senza smarrire le tutele sul lavoro".
"Ho voluto onorare questo invito per diverse ragioni. In primo luogo per dimostrare il rispetto profondo che nutro per una delle principali organizzazioni del lavoro della nostra Nazione, che si appresta a compiere il prossimo 30 aprile il suo 75° compleanno", ha sottolineato Meloni all'Auditorium della Conciliazione. In secondo luogo ha voluto "ribadire ancora una volta l'importanza che il governo attribuisce al confronto con i settori produttivi, con i territori, con i lavoratori, con le imprese. Perché in fin dei conti nessuno può avere da solo le risposte a tutte le domande e sapere ascoltare fa la differenza, soprattutto quando l'interlocutore che ti trovi di fronte non ha pregiudizio, ma guarda al merito con onestà".
"Ogni volta" che il governo si è confrontato con la Cisl "abbiamo fatto un passo in avanti, che era un passo in avanti per i diritti dei lavoratori, per la bontà del nostro tessuto produttivo, per la crescita della nostra nazione. È quello che abbiamo fatto in questi due anni e allora io devo dire grazie sinceramente la Cisl per saper ancora interpretare il confronto nell'accezione più nobile del termine", ha detto ancora Meloni.
"Luigi Sbarra è stato un interlocutore franco, determinato, onesto" e "penso che abbia aiutato molto i lavoratori, perché il governo lo ha sempre ascoltato con grande rispetto. E lo ha ascoltato cercando, quando poteva, di accogliere le istanze di buonsenso che portava avanti. Qual è il ruolo di un sindacalista se non questo? Guadagnarsi il rispetto necessario a fare in modo che il proprio interlocutore possa essere un interlocutore attento a quelle istanze", ha aggiunto la premier.
"Anche quando non siamo stati d'accordo sapevamo che avevamo di fronte qualcuno a cui interessava il bene dei lavoratori, non semplicemente il bene dell'organizzazione che rappresentava, o addirittura il bene di una parte politica", ha quindi detto la premier ribadendo che con la Cisl "noi abbiamo lavorato insieme sui problemi concreti dei cittadini e sono certa, ovviamente, che questa collaborazione continuerà anche con il prossimo segretario generale che eleggerete domani".
Dal canto suo il segretario generale della Cisl, dopo aver dato il benvenuto alla premier, ha detto: ""Voglio rinnovarle la gratitudine per aver dimostrato grande sensibilità sulla nostra proposta di legge di cui oggi parliamo", e di cui "abbiamo parlato già a luglio 2021, quando non era ancora presidente del consiglio, e a novembre 2023, un giorno dopo la consegna delle nostre 400mila firme, in occasione della convocazione delle organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi. Lei disse allora che 'partecipazione è la chiave di volta di un più equo sistema economico', impegno che lei ha tenuto saldo nel tempo".
"Questo Paese - ha continuato Sbarra - ha bisogno di scelte coraggiose e la sua presenza qui oggi è un segnale importante per un'Italia che vuole crescere insieme, senza steccati ideologici e divisioni pregiudiziali, senza antagonismi e massimalismi, con la forza della contrattazione e della concertazione, della responsabilità e del coraggio della partecipazione".
