Ieri, durante la seduta costitutiva a Strasburgo, sono stata eletta, per acclamazione, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Europea (CRIM). Per la prima volta il Parlamento Europeo, dimostrando di aver compreso la minaccia rappresentata dal fenomeno mafioso, istituisce un organismo finalizzato alla predisposizione e all’attuazione di politiche di contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione e al riciclaggio di denaro a livello globale.

Sono fiera di questo riconoscimento istituzionale che rappresenta un’importante tappa del mio personale percorso parlamentare e politico; un’importante responsabilità che ho l’onore di assumermi e che porterò avanti con il massimo impegno e la massima dedizione.

La Commissione CRIM, composta da 45 membri del Parlamento e il cui mandato avrà la durata di un anno, rinnovabile per una volta, si occuperà di studiare in maniera approfondita la minaccia criminale mafiosa, e, nel contempo, di mettere allo stesso tavolo tutti gli organismi che, a livello nazionale, europeo e internazionale, sono impegnati nella lotta al crimine organizzato, al fine di rafforzarne la cooperazione.

L’obiettivo principale è quello di predisporre un piano di contrasto a livello europeo, con la previsione di un testo unico antimafia, che permetta in tutti i paesi dell’Unione Europea di punire la partecipazione ad organizzazioni mafiose, di aggredire i patrimoni criminali e di contrastare efficacemente i fenomeni corruttivi e il riciclaggio di denaro, compreso quello attraverso il sistema finanziario.

Siamo pronti per affrontare questa nuova sfida, consapevoli che le attese sul nostro lavoro sono notevoli. Ciò che guiderà l’impegno della Commissione che ho l’onore di presiedere sarà il rispetto per chi quotidianamente si batte contro le mafie, oltre alla memoria di tutte le vittime innocenti del crimine organizzato e al dolore dei loro familiari.

Questa Commissione nasce a seguito della risoluzione del Parlamento Europeo sul crimine organizzato nell’UE di cui sono stata relatrice. Il percorso che ha condotto a tale decisione parlamentare ha visto coinvolti decine di magistrati, referenti istituzionali, esperti, i cui contributi sono raccolti in una pubblicazione in formato pdf (tra gli altri, gli interventi di Roberto Scarpinato, Nicola Gratteri, Antonio Ingroia, Antonino Di Matteo, Armando D’Alterio, Franco Roberti, Cataldo Motta). La pubblicazione, dal titolo “Per un contrasto europeo al crimine organizzato e alle mafie – La risoluzione del Parlamento Europeo e l’impegno dell’Unione Europea”, è scaricabile gratuitamente qui.

Aggiornerò costantemente tramite il mio sito web sul mio operato in quanto presidente e sui lavori della Commissione antimafia europea.

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