Se è vero che ci sono strade che portano a un destino più che a una destinazione, allora val la pena arrivarci ben acculturati, e se il vostro destino è la musica, nella fattispecie il Rock (ma sarebbe meglio dire che avete un destino da “turista del rock”) ebbene, il percorso è già segnato e non serve nient’altro che dotarsi di una buona guida e partire, possibilmente con una valigia vuota da riempire con le esperienze che strada facendo farete. Le città da visitare, del resto, sono già state indicate da altri per voi: Londra, Berlino, San Francisco, Seattle, New York…

Arcana Edizioni presenta in questi giorni una serie di guide turistiche curate da Francesca Fabi, giornalista musicale, che in modo appassionato e appassionante ha compiuto questo viaggio nel tempo intorno alle città del rock, partendo dal passato, andando alla scoperta dei luoghi dove le più grandi rockstar hanno vissuto, hanno avuto le loro ispirazioni, ma anche il loro decadimento, fino ad approdare al presente per orientarsi in quello che le città sono divenute oggi e in quel che possono offrire. E’ un viaggio – quello di Francesca Fabi – alle radici della musica e una dichiarazione d’amore alle città e ai gruppi che esse hanno prodotto e che hanno cambiato la vita a tanti di noi. Vi sono i consigli dell’autore per muoversi al meglio nelle Capitali del Rock (le guide sono dotate anche di cartina della metropolitana), indicando le cose da fare e da vedere con i consigli per lo shopping, anche alternativo (a cosa state pensando?) per divertirsi, per mangiare e infine dormire… Al Cumberland Hotel, per esempio, l’ultimo indirizzo conosciuto del grandissimo Jimi Hendrix, avrete la possibilità di soggiornare nella suite “Jimi Hendrix” o al Savoy dove Bob Dylan durante il suo soggiorno londinese girò il video promozionale di Subterranean Homesick Blues.

Guide, dunque, che possono rivelarsi strumento indispensabile per andare alla scoperta dei luoghi che hanno fatto la storia del Rock: si parte con la trasgressiva e tradizionalista Londra, epicentro del mondo e laboratorio delle tendenze sin dagli anni Sessanta, s,i prosegue con Berlino ripercorrendo le tappe della storia del rock sorta all’ombra del Muro, andando alla scoperta di quanto la città, un tempo simbolo di decadenza e divisione, può offrire oggi in ogni settore. Berlino è infatti considerata a unanimità la capitale del divertimento: camaleontica, è una città con mille identità, dove si respira un’aria di libertà e tolleranza, e le notti senza freni e inibizioni danno sempre la sensazione che stia per succedere qualcosa. La musica è protagonista a Berlino e come la città stessa è sempre in evoluzione. Qui il Punk ha dato l’assalto al regime aprendo una falla nel totalitarismo, Lou Reed è il primo a esserne infatuato – alla città dedica un album disperato intitolato proprio Berlin – seguito da Nick Cave e Iggy Pop. E’ il luogo dove David Bowie è rinato e dove gli U2 hanno concepito uno dei loro album più celebri, Acthung Baby.

Berlino – scrive Francesca Fabi – è “una araba fenice che è rinata dalle ceneri del Muro, un laboratorio in continua trasformazione dove tutto sembra possibile, tutto si azzarda, anche cancellare frammenti dolorosi della memoria”.
E nella Berlino di oggi, quali sono i negozi dello shopping (se siete interessati, ad esempio, a negozi alternativi e particolari, vintage) e quali i locali dove si può trascorrere una notte da leone a ritmo di rock? Il massimo è scoprirlo andandoci… se poi siete dotati di una guida come queste siete senz’altro avvantaggiati…

Le Guide Turistiche del Rock – Arcana Editore
di Francesca Fabi
pag. 160
Euro 12.00

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