E’ morto all’ospedale di Ravenna un tunisino di 27 anni, pluripregiudicato per droga, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al torace durante un inseguimento in auto a folle velocità con le pattuglie dei carabinieri, che ha portato anche a quattro speronamenti.

Due connazionali che viaggiavano con lui, di 34 e 25 anni, senza fissa dimora, sono rimasti illesi (in un primo momento i soccorritori avevano riferito di un secondo ferito grave) e sono stati arrestati.

Gli occupanti della vettura, unaAudi A3, sono risultati positivi all’alcol, un paio di loro anche alla droga. Gli spari sono avvenuti – hanno riferito gli investigatori – quando, durante le concitate fasi dell’ inseguimento, un passeggero ha mostrato una pistola; sulla vettura sono state poi recuperate due armi giocattolo.

Tutto è cominciato attorno a mezzanotte a Marina di Ravenna, in viale delle Nazioni, particolarmente trafficato nella notte di Pasqua. Proprio per questo era in atto un servizio coordinato di controllo che vedeva coinvolte pattuglie di carabinieri, polizia e vigili urbani. L’Audi A3 con i tre maghrebini a bordo – hanno ricostruito i carabinieri del Comando provinciale – è stata notata mentre zigzagava pericolosamente: un agente della Municipale ha intimato l’alt, ma il conducente per tutta risposta ha improvvisamente accelerato, rischiando di investire il vigile, e l’auto si è data alla fuga. Immediato e lungo l’ inseguimento, che ha coinvolto pattuglie del 112, del 113 e della Municipale e che ha provocato anche alcuni speronamenti.

L’Audi ha tra l’altro imboccato contromano via Ravegnana, importante arteria cittadina, ed è arrivata a Ravenna. L’ epilogo in via Bassano del Grappa, dove durante le concitate fasi tra inseguimenti e speronamenti uno dei tunisini è stato notato con un’arma e un militare ha fatto fuoco, colpendo il maghrebino che era alla guida, e che risultava domiciliato in città, trasportato poi dal 118 all’ospedale in ‘codice 3’, quello di massima gravità. I sanitari hanno deciso per un intervento chirurgico d’urgenza, ma inutilmente. Nel bilancio finale anche due carabinieri contusi e giudicati guaribili in una decina di giorni.

Ancora da chiarire se e cosa i tre nordafricani avessero in mente di fare in riviera, considerando anche il possesso delle armi giocattolo. Gli altri due, pure conosciuti dalle forze dell’ordine, sono stati arrestati per tentato omicidio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Cristina D’Aniello.

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