L’amore per gli sfruttati, gli emarginati e i perseguitati è qualcosa che Manu Chao ha ereditato dalla famiglia. Nella sua casa, come racconta la sua biografia, il padre dava ospitalità a molti rifugiati delle dittature sudamericane. Il piccolo Manu aveva così l’occasione, fra una strimpellata e l’altra di ascoltare i discorsi di intellettuali e artisti fuggiti dalle loro terre. Oggi, che di anni ne ha 51, è diventato la bandiera del movimento no-global, il simbolo canoro dei diseredati del mondo e di coloro che contestano l’attuale politica neoliberista che, dal suo punto di vista, sta distruggendo il pianeta e impoverendo larghe fette della popolazione mondiale.

Stiamo parlando di Manu Chao, nome d’arte di José Manuel Thomas Artur Chao, “musicista globalista con il rock’n’roll nel cuore”, ex leader dei Mano Negra e  divenuto celebre per brani-tormentoni come Desaparecido e Me gustas tu, che torna a esibirsi in Italia dopo ben cinque anni, per un’unica data. L’occasione è offerta dalla kermesse musicale e culturale indipendente Sherwood Festival, che si svolgerà a Padova il prossimo 25 giugno.
Un concerto dove il cinquantunenne Manu Chao presenterà il suo nuovo progetto La Ventura, accompagnato sul palco dal suo storico bassista Jean Michel Gambeat, il chitarrista Madjid Fahem e David Bourguignon alla batteria. E chi ha avuto occasione di assistere a un suo concerto, sa quanto siano coinvolgenti le sue performance, grazie anche al contributo di tantissimi amici musicisti e vocalist e al tentativo di fondere i vari generi, dal rock al rap, dai ritmi tipicamente sudamericani all’elettronica, creando un genere di musica tutto suo.

Basta scorgere i cartelloni –  in attesa ancora di esser completati – dei vari Festival, che ogni estate si organizzano dal Nord al Sud della Penisola, per rendersi conto che mai come quest’anno l’Italia (ne parleremo nei prossimi post) sarà sede di grandi concerti, molti davvero imperdibili: com’è probabile, i bassissimi livelli delle vendite dei dischi inducono sempre più gli artisti a rimandare le proprie vacanze in favore di tour e singoli concerti nei quali buttarsi a capofitto, partendo lancia in resta alla conquista delle grandi platee. Nella fattispecie, il concerto di Manu Chao a Padova sarà un’occasione per ridare linfa vitale a un legame – il suo con il nostro paese – , che considera “fortissimo”.

Da anni, infatti, Manu Chao, è protagonista nel nostro territorio: dal grande concerto con i Mano Negra tenuto nel 1991 all’Arena Civica di Milano, al concerto-benefit di Genova contro il G8, senza dimenticare l’esibizione davanti a 100.000 spettatori, in Piazza Duomo a Milano e le tantissime altre occasioni, come i concerti all’interno del carcere di Volterra e i festeggiamenti dei suoi 40 anni assieme a Don Gallo e alla Comunità di San Benedetto al Porto di Genova nel 2001. Una decisione, quella di tornare in Italia, dettata anche dall’esigenza di appoggiare e sostenere con la sua arte, un paese che si trova ad affrontare un momento storico particolare colpito oltre che dalla crisi globale (economica, sociale e ambientale) anche da una crisi di natura etica e morale. Prevendite disponibili sul sito di Sherwood www.sherwood.it (senza diritti di prevendita) e nei circuiti abituali.

25 Giugno 2012
@ Sherwood Festival
Park Nord Stadio Euganeo
Viale Nereo Rocco – Padova

LA PROFEZIA DEL DON

di Don Gallo e Loris Mazzetti 12€ Acquista
Articolo Precedente

Film a Ischia, vino argentino e torna Piotta SmarTime, appuntamenti (e consigli) cool

next
Articolo Successivo

#renzobossi

next