E’ probabilmente il provvedimento più radicale della giunta Merola. Dal 12 maggio per ogni sabato, domenica e giorno festivo, entreranno in vigore i T-Days in modo permanente, o almeno fin quando ci sarà questa amministrazione. Infatti la cosiddetta T del centro storico bolognese (via Rizzoli, Ugo Bassi, Indipendenza) chiuderà i battenti a tutti mezzi motorizzati compresi gli autobus.

La rivoluzione di tarda primavera del giovane assessore, e ciclista, Andrea Colombo, si avvera dopo i tentativi di settembre e dicembre scorso, e dopo un questionario posto ai cittadini bolognesi che ha visto quasi l’80% barrare la casella del “centro storico chiuso alle auto”.

“E’ un regalo che questa giunta fa a Bologna”, ha spiegato Colombo confermando che, oltretutto, la decisione dell’amministrazione Merola costerà meno se fatta in modo esteso e permanente, piuttosto che con dei tentativi a macchia di leopardo, un mese sì e l’altro no.

Ad accompagnare questo epocale cambiamento verrà introdotta la navetta T che opererà lungo la doppia asse san vitale-strada maggiore, le telecamere di Sirio verranno spente, saranno spostati i posteggi dei taxi ai confini della zona pedonale a cui verranno aggiunti stalli per disabili e aree di scarico.

Ma il plauso per il restyling ecologico raccoglie consensi entusiasti soltanto tra i banchi di tre quarti di maggioranza consiliare. Pd e Sel brindano al primo segnale “ambientalista” per Bologna dopo almeno venticinque anni, mentre l’Idv storce il naso valutando che la decisione è stata presa in fretta e senza tutti gli approfondimenti del caso.

Molto più duro il giudizio del Pdl bolognese deciso a scendere in piazza, lo stesso giorno in cui inizieranno i T-Days, il 12 maggio: “Basta con questa ecodittatura”. Ancor più dura la presa di posizione del presidente Ascom, Enrico Postacchini: “Fatti una volta ogni tanto, quando fa bel tempo e ci sono le feste, può anche andare. Ma fatti tutto l’anno provocheranno solo danni all’economia della città”.

“Il piano della pedonalità andava affrontato all’interno del piano strategico della mobilità con il confronto”, prosegue Postacchini, “così come sono stati impostati e imposti, i T-Days non serviranno a nessuno. Non meravigliamoci se poi la giunta farà marcia indietro”.

A fine giornata si è poi aggiunta la protesta dei residenti della zona Palasport che si ritroveranno a breve, per decisione della giunta, in piena Ztl. Alla presentazione della “rivoluzione ecologica” in una Sala Borsa  inaspettatamente infuocata dalla protesta, l’assessore Colombo ha ribadito come i permessi dei residenti all’interno del centro storico dell’intera Zona Traffico Limitato (la T è solo il “cuore” del centro che si estende fino alle mura medioevali, n.d.r.) dovranno subire limitazioni di circolazione: “Servirà a garantire un principio di equità: chi abita in centro non potrà più girare in tutta la Ztl”.

Infine, diventa interessante capire come verrà reso compatibile un piano ecologico così radicale a livello ambientale come quello presentato in questi giorni dalla giunta e il progetto impattante del tanto contestato Civis, con i 46 mezzi ancora parcheggiati nei depositi Irisbus: “Confermiamo la nostra strategia di un trasporto ecologico. Vogliamo archiviare il veicolo Civis a guida ottica e sostituirlo con dei filobus”, spiega al fattoquotidiano Colombo, “Useremo i fondi del metrò per realizzare il completamento della linea ferroviaria metropolitana e costruiremo una rete filoviaria da estendersi, oltre alle linee 19 e 27 anche alle linee 13, 14, 25 e 20”.

d.t.

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