“All’inizio ci preoccupammo soprattutto dell’economia, è vero”. Lo ha ammesso Giuliano Amato, Presidente nel Consiglio durante le stragi di Capaci e via d’Amelio, che ha testimoniato a Palermo al processo Mori-Obinu. La fase stragista, infatti, coincise con la crisi economica e la svalutazione della lira. Amato ha poi ricordato come il giorno dopo l’uccisione di Paolo Borsellino, i servizi segreti fossero concentrati sul tema degli sprechi: “Mi sottoposero l’elenco delle automobili del Cesis in servizio presso i politici, mi irritai e li invitai a parlarmi d’altro”. L’ex premier ha anche analizzato la crisi economica attuale che è peggiore di quella del 1992, quando “l’economia italiana attirava ancora” di Silvia Bellotti e Giuseppe Pipitone

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