Vent’anni di genio e sregolatezza dei sindaci leghisti diventano un vademecum per la stesura dei programmi elettorali in vista delle amministrative 2012. Le best practices padane sono state riordinate e organizzate in un pratico documento marchiato Lega Nord. Il libello prende il nome di “indicazioni per la stesura del programma elettorale per i comuni” e viene messo a disposizione di tutti i candidati sindaco del Carroccio affinché ne possano fare tesoro. Un vero e proprio vademecum che indica ai candidati leghisti come si deve comportare il buon amministratore locale. Nelle premesse dominano le parole come “dialogo”, “ascolto” e “trasparenza”. Termini di buon senso, che cozzano con il contenuto dei singoli punti affrontati nel resto dell’opuscolo. Si parte dai servizi sociali, si dice fin da subito che la famiglia deve essere posta al centro dell’azione amministrativa. “Nodo primario della politica della Lega Nord è tutelare le famiglie in tutti quei servizi e interventi a domanda individuale in cui spesso si trovano prevaricati, se non addirittura esclusi, a causa di un’ondata migratoria che si riversa sul sistema di servizi sociali cittadini. In questo senso intendiamo modificare tutti i regolamenti attuativi dell’assegnazione dei servizi, anche riguardo le tariffe e le eventuali esenzioni, privilegiando le famiglie e i cittadini residenti nel territorio comunale”.

E subito dopo arriva l’affondo: “Nel merito delle iniziative concrete di sostegno ai giovani nuclei familiari, reputiamo importante istituire un contributo economico ai nuovi nati, figli di cittadini italiani che risiedono nel comune da un certo numero di anni (nonostante in passato non siano mancate sentenze che hanno condannato questa condotta costringendo al dietrofront, ndr). È fondamentale anche regolamentare l’accesso all’edilizia pubblica rivedendone i parametri e privilegiando i nuclei familiari con anzianità di residenza nel comune”. Nel documento non poteva mancare, e non manca, una parte dedicata a “immigrazione, sicurezza e ordine pubblico”, pilastri del pensiero leghista, che vengono affrontati con un’importante premessa ideologica: “Un’amministrazione leghista deve contrapporsi fermamente al fenomeno dell’immigrazione irregolare e diffondere la consapevolezza che non esiste la possibilità di vivere ai margini o sulle spalle della nostra società. Al di là delle attività di contrasto di ogni forma di irregolarità, nel rapportarsi in senso più generale al fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria, è opportuno tenere sempre presente, come criterio ispiratore, il diritto-dovere fondamentale di tutelare primariamente i propri concittadini”.

Nel concreto si invita ad esempio a potenziare la vigilanza municipale in modo da poter richiedere l’esibizione del permesso di soggiorno agli stranieri, poi si invita ad emettere ordinanze “affinché siano identificati ed allontanati questuanti e venditori abusivi, soprattutto negli spazi antistanti i semafori, per avvenuta violazione del codice della strada determinata da intralcio al traffico”. Nella parte relativa al territorio si punta alla valorizzazione delle radici storico culturali, quindi al recupero dei centri storici, alla conservazione degli edifici di pregio, alla riqualificazione delle periferie. Poi viene affrontato il tema delle case popolari: “Crediamo sia necessario favorire i cittadini residenti nell’assegnazione di alloggi pubblici o convenzionati. Questa nostra battaglia ha portato a risultati concreti sia in alcune Regioni sia in Comuni in cui amministriamo”. Poi arriva la perla: “Che bello se in ogni Comune ci fosse almeno una piazza con un dipinto ben visibile del Sole delle Alpi! Gli amministratori della Lega Nord hanno a cuore le loro tradizioni ed è per questo che nei Comuni ci impegneremo a dotare gli spazi pubblici più frequentati come le piazze aperte oppure alcuni edifici pubblici recenti o i giardini, di ornamenti che ricordino la nostra tradizione padana”.

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