Tra poche ore la tanto agognata inaugurazione del Museo Casa Natale Enzo Ferrari, il cui colore giallo dominerà incontrastato in Via Paolo Ferrari, a pochi passi dal centro storico e dalla Maserati, altro orgoglio motoristico della città, avrà luogo.

La città è in festa e il “business” che si sta creando attorno a questa ormai storica figura cresce di giorno in giorno: inaugurazione con presenza persino di un ministro, visite al museo, alla casa natale, performance e autorità locali. Ma non solo, pochi chilometri più lontano, a Fiorano, dove ha sede la pista, quel quartier generale che il Drake occupò fino a pochi giorni prima della sua scomparsa, vi è persino la possibilità di affittare le stanze solo per i clienti Ferrari però, essendo la stessa accessibile a costo di migliaia di euro.

Domani a Modena città ci sarà la tanto attesa inaugurazione del Museo Casa Natale Enzo Ferrari, un complesso museale di 5mila metri quadrati, posta proprio di fianco alla casa in cui Enzo Ferrari nacque nel 1898, progettata dallo studio londinese Future Systems con una parte espositiva, un’aula per la didattica, una conference room, una saletta per le proiezioni cinematografiche, uno store e una caffetteria. Il tutto per un investimento di 16 milioni di euro tra realizzazione, partner pubblici e privati, per il quale le previsioni parlano 200mila visitatori annuali.

All’inaugurazione saranno presenti anche il ministro del turismo Pietro Gnudi, il presidente di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, Lapo Elkann e Giorgio Squinzi, candidato alla presidenza nazionale di Confindustria. Perché questo è il museo su cui tutta Modena aveva investito per il rilancio della città dal punto di vista turistico, che viene inaugurato nonostante la difficoltà riscontrata inizialmente per trovarne un gestore. Infatti, la scorsa estate, scaduto il bando di gara per aggiudicarsi la gestione del complesso museale, l’asta andò deserta. «E’ un bel ricordo del passato, delle origini di mio padre – afferma infatti Piero Ferrari, figlio del Drake – ma in questo museo c’è anche il futuro».

Ma il business Ferrari non si ferma al museo che sorge ufficialmente domani in città. A Fiorano, nella provincia modenese, vi è l’edificio dove Enzo Ferrari fece trasferire il suo quartier generale e dove vi rimase fino alla sua scomparsa. Lì è possibile vivere il sogno Ferrari, a patto però di essere clienti della Casa del Cavallino Rampante. Il quartier generale di Ferrari, infatti, può essere affittato per essere visitato secondo turni diurni e serali.

Un’esperienza non da tutti. In primo luogo si deve essere clienti Ferrari e poi essere disposti a pagare cifre che toccano i 3mila euro per usufruire dell’open bar, degli uffici con pc portatile, delle riviste presenti. Pagando qualcosa di più, invece, viene offerta la seconda colazione o la cena, massaggi, navetta, lavanderia, telefonate internazionali e quotidiani internazionali; persino parrucchiere ed estetiste. Insomma un vero e proprio commercio legato al Drake, ma non per tutti.

Articolo Precedente

Bandi Er.Go, a Parma gli studenti devolvono i loro fondi ai colleghi extracomunitari

next
Articolo Successivo

Studiano i danni dell’amianto, ma per il Ramazzini fondi finiti. Favia: “La Regione ci ripensi”

next