“Il nostro Tevez è Adriano Celentano”. Il direttore di Rai Uno Mauro Mazza usa una metafora da calcio mercato per annunciare la fumata bianca sulla partecipazione del molleggiato al prossimo Festival di Sanremo. Un’intesa che fino a ieri non era assolutamente scontata, nonostante l’ottimismo diffuso da tutte le parti in causa.

Oltre alle modalità di partecipazione dell’artista alla kermesse, a tenere banco negli ultimi giorniera il compenso di Celentano: 300mila euro a puntata. Una cifra che gli era costata aspre critiche, soprattutto su Internet e sulle colonne dei giornali del centrodestra.

A dissipare qualsiasi dubbio su cachet del cantante milanese è stato Gianmarco Mazzi, direttore artistico della competizione canora: “Il compenso di Celentano andrà in beneficenza fino all’ultimo euro. E non solo. Le tasse sulla beneficenza le pagherà lui di tasca propria. Quindi si dovrebbe vergognare chi ha gridato allo scandalo”. Mazzi ha anche dissipato gli ultimi dubbi su quanto spenderà la Rai per avere l’artista sul palco del Teatro Ariston: “350mila euro se si esibirà una sola sera, di 700mila se le sere diventeranno due, fino a 750 se saranno di più”.

La notizia è stata data durante la presentazione ufficiale della kermesse che si è tenuta al Teatro del Casinò della cittadina ligure. Budget escluso, ancora non è dato sapere quali saranno le modalità di partecipazione del molleggiato. Quel che è certo è che l’edizione 2012 “sarà all’insegna di Celentano”, come ha sottolineato Gianni Morandi, l’altra star che presenterà la competizione. Durante la conferenza stampa, il cantante emiliano si è speso in un vero e proprio endorsment per il collega milanese: “Siamo riusciti a portare Celentano a Sanremo. Un sogno che abbiamo da sempre, perché lui è Sanremo. Già nel 1961 riuscì a stupire cantando ‘24mila baci‘ e voltando le spalle al pubblico. Ma Celentano è anche la musica, il cinema, la storia: insomma è l’Italia. Io lo conosco da 49 anni e mi sorprende sempre per come riesce sempre a essere rivoluzionario. Sarà una rivoluzione anche quest’anno a Sanremo”

Ma come intende evolvere il suo compenso in beneficenza? E’ ancora il direttore artistico a spiegarlo: “Con l’operazione Magnifici 7”. Il cantante ha chiesto a sette sindaci (scelti dal molleggiato in base all’indipendenza dai partiti) di segnalargli casi limite di famiglie indigenti nei comuni da loro amministrati. Per l’operazione sono stati coinvolti Pisapia (Milano), Tosi (Verona), Alemanno (Roma), Zedda (Cagliari) Emiliano (Bari), De Magistris (Napoli) e Renzi (Firenze). Saranno loro stessi a consegnare i fondi ai cittadini bisognosi. “L’operazione sarà effettuata alla presenza di Claudia Mori (la moglie di Celentano, ndr) o di una persona di sua fiducia, che potremmo essere io o Morandi”, ha spiegato Mazzi.

Non solo. Il direttore artistico del Festival ha anche annunciato che il cantante “donerà 100mila euro a un ospedale di Emergency nel mondo, che lui stesso annuncerà”.

Non male per il “Tevez” del festival dei fiori, criticatissimo nei giorni scorsi per l’entità del compenso soprattutto negli ambienti del centrodestra che hanno visto le prese di posizione dell’artista sempre come una spina nel fianco. A tale riguardo un’ultima stoccata ai detrattori del molleggiato la riserva Morandi in persona: “Loro parlano? Forse solo per apparire sui giornali. Nessun artista può costare più di Celentano. Perché lui è unico al mondo”.

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