Caro Beppe, hai sbagliato.

E’ senza senso. O, meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarsi in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della liberalizzazione delle nascite”.

Caro Beppe, quello che hai scritto, riguardo alla concessione (distrazione) di dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, non ti fa onore. Da te ci aspettavamo comprensione su un problema che affligge centinaia di migliaia di giovani. Quando dico problema, intendo che questi giovani non possono votare, devono fare la fila per rinnovare un permesso di soggiorno che in quanto italiani, di nascita e cultura, non dovrebbero avere. Se proprio dobbiamo parlare di distrazioni, dovresti rivolgere lo sguardo verso le finte liberalizzazioni che non toccano le grandi caste, come i notai, e i grandi patrimoni e che, con questo marasma, distolgono l’attenzione degli italiani dal fatto che il governo andrà a toccare l’articolo 18.

Hai sempre detto “largo ai giovani” e oggi non concedi spazio, liquidandola come insensata, a una richiesta che arriva dal mondo giovanile e che merita la massima attenzione. Ci si aspetta delle scuse o almeno un dietro front da parte tua, visto che anche il tuo partito non è d’accordo con te. La campagnaL’Italia sono anch’io, promossa per cambiare la legge sul diritto di acquisizione della cittadinanza, portando l’Italia ad adottare lo ius soli, andrà avanti, senza di te.

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