”La cura non ha dato alcun frutto: ci aspettiamo di essere richiamati”. Lo ha detto Silvio Berlusconi oggi a Milano al termine dell’udienza Mills a proposito del governo tecnico di Mario Monti. “Il Pdl non è in caduta libera ma è in caduta tutta la politica”, ha aggiunto l’ex premier rispondendo alla domanda se fosse preoccupato dei sondaggi relativi al Pdl. “La politica – ha aggiunto – non ha colpa”, perché sta dentro vecchie regole dei padri costituenti.

”Abbiamo scelto il male minore cheè stato quello di sostenere il governo tecnico, perché c’è stato un attacco ossessivo nei confronti del nostro governo e del suo presidente a cui si addebitavano le colpe per gli spread e la crisi delle Borse e ci siamo fatti da parte. E’ l’Europa che e’ in crisi e sta mettendo in crisi tutto il mondo – ha spiegato l’ex premier – nessuno capisce più cosa voglia questo vecchio continente che è assolutamente superato nella concorrenza dall’Oriente”.

Secondo Berlusconi, “la Cina in quattro anni mette in campo una forza lavoro pari alle quattro grandi potenze europee, una forza lavoro che lavora 12 ore al giorno e il sabato e non è sindacalizzata”. E poi, sempre rivolto ai cronisti, ha aggiunto: “Voi pensate se queste sono condizioni nelle quali noi possiamo resistere senza nessun governo che pensi a mettere in campo delle difese adeguate che possono essere dazi, che possono essere trattative con questi paesi, che possa essere una moneta sostenuta da una banca centrale”.

Questa, ha proseguito ancora, “è una situazione che credo nessun governo possa arrivare a cambiare”. E poi sull’Italia: “Questa situazione ha fatto sì che c’è un esercito del 45% degli italiani che sono indecisi e si domandano per chi votare e cosa votare e se vale la pena di votare”.

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