Il Comune di Milano ha approvato un documento di “solidarietà” in cui sollecita il ripristino dei treni notte da Milano sulla dorsale tirrenica e adriatica. Oggi la notizia verrà diffusa dalle agenzie di stampa ma intanto i tre rimangono a 50 metri da terra.
Elisabetta

DIARIO
36 ESIMO GIORNO Le giornate e le notti non passano mai e abbiamo tutto il tempo di pensare e parlare tra di noi. Oggi vorremmo rivolgerci ai ragazzi che magari hanno l’età dei nostri figli. Dall’11 dicembre siamo disoccupati, ma prima eravamo come molti di loro. I vagoni letto erano in regime d’appalto che veniva rinnovato ogni due anni. All’ultimo giro, però, è stata tolta quella parte (clausola sociale) che imponeva a chiunque subentrasse di occuparsi anche del personale oltre che dei mezzi.

Noi siamo convinti che in qualche modo ci sia una volontà di spazzare via questa nostra generazione di lavoratori che qualche vincolo ancora lo manterrebbe. Dopo di noi verrete voi ragazzi, non abituatevi all’idea di lavorare con i caporali e senza alcun diritto. Fate sentire la vostra voce come stiamo tentando di fare noi. Ci ha rincuorato, durante l’assemblea pubblica dell’altro giorno, vedere tante persone: altri disoccupati d’Italia di vari settori e iscritti all’associazione dei pendolari, che ci hanno voluto dimostrare la loro solidarietà. Ieri poi abbiamo scoperto una lapide dedicata al servizio “treno notte” nato nel 1866 e deceduto nel 2011.

Carmine, Oliviero e Giuseppe

Il Fatto Quotidiano, 13 Gennaio 2012


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