“Voglio che Marchionne mi spieghi di persona quali sono le sue intenzioni”: il tono perentorio non arriva questa volta dai sindacati, ma direttamente dal ministro del Welfare Elsa Fornero“. “Come ministro del Lavoro sono interessata ai piani di investimento della Fiat, in particolare per quanto riguarda l’occupazione”, ha detto la Fornero, che a fine dicembre aveva già sottolineato come lo sforzo del governo “è che l’azienda resti italiana senza aiuti. Sappiamo bene – aveva osservato – che l’ossatura dell’economia italiana è nella piccola impresa ma è nel manifatturiero delle grandi aziende che sta la gloriosa tradizione della nostra industria”.

E Marchionne risponde all’appello: “Ho già incontrata a Pomigliano la Fornero e la posso incontrare quando vuole”. Il governo è ottimista e non crede che ci saranno scontri con il Lingotto. Sempre all’ordine del giorno invece le tensioni con la Fiom: “Se il referendum abrogativo del contratto Fiat che la Fiom intende indire, dovesse passare allora gestiremo le conseguenze” ha fatto sapere l’amministratore delegato a margine del Salone dell’auto di Detroit.

Proprio oggi il numero uno di Fiat ha anche smentito le voci su un possibile accordo con Peugeot: “Su un piano di alleanza con la casa francese non ci sono mai state discussioni: questa è pura speculazione”. Quello che invece è certo è che l’obiettivo della società torinese è la fusione completa con Chrysler e a gennaio ha acquisito un altro 5% di Chrysler e ha portato la sua partecipazione nell’azienda al 58,5%.

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