L’Italia sulla via del risanamento; necessari e durissimi sacrifici (per i più deboli!) per risalire la china; il peggio è alle spalle… Frottole, frottole, frottole. Assai più insopportabili quando provengono dalle più alte cariche istituzionali.

Benzina record a oltre 1,80 euro al litro

Inflazione al 2,8%

Spread Btp/Bund a 519 punti

Borsa Mib -3,6%

Disoccupazione giovanile al 30,1%

Questo è lo stato dell’arte in Italia dopo un ciclo impressionante di manovre economiche (oltre 140 miliardi di euro) nel segno del liberismo e del monetarismo più bieco. Eppure questi ‘soloni’ non si fermano: l’Antitrust consiglia di procedere con liberalizzazioni e privatizzazioni dei servizi pubblici, poste ed energia in barba alla vittoria refendaria del giugno dello scorso anno; il governo Monti prepara la fase 2 del massacro dei lavoratori e, non a caso, al quotidiano conservatore francese Le Figaro dichiara di stare tranquilli per l’Italia; a conferma di tutto ciò infine interviene il presidente della Repubblica che pedissequamente ripete: “Monti dimostrerà che l’Italia è affidabile”.

E’ stata sospesa la democrazia, impedito il voto popolare e la scelta di un governo diverso da questo, l’augurio mio e di milioni di italiani è che presto, prima possibile, si arrivi a un rinnovamento profondo e radicale nelle persone che hanno interpretato questa stagione politica e istituzionale.

Io non ho votato Monti, ma ho votato Giorgio Napolitano presidente della Repubblica. E per quanto sia impopolare, confesso pubblicamente di esserne pentito! Profondamente e amaramente…

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