La Golden Lady ha deciso di procedere al licenziamento collettivo dei dipendenti della Omsa di Faenza (pari a 239 persone) prevista per metà marzo ed il popolo della rete si ribella. Un evento in programma il 31 gennaio intitolato “Mai più Omsa” volto a boicottare le vendite della società di Nerino Grassi, ha già raccolto più di 20.000 adesioni con una crescita di 10 persone al minuto ed ha oltre 222.000 invitati. La pagina è stata attivata un paio di giorni fa da Massimo Malerba ed è stata rilanciata anche sul “Post viola” il blog ufficiale del Popolo Viola. Le persone che cliccheranno sul bottone “parteciperò” si impegnano a non acquistare prodotti degli 8 brand del gruppo Golden Lady (Golden Lady, Omsa, SiSi, Filodoro, Philippe Matignon, NY Legs, Hue, Arwa) e ad invitare almeno 10 amici a partecipare alla protesta. Ed il messaggio che veicola la campagna di boicottaggio recita: “Continueremo fino a che la Omsa non darà la garanzia di un posto di lavoro stabile per ciascun lavoratore e lavoratrice”.

E sul social network la campagna in difesa dei lavoratori e contro i prodotti Golden Lady sta prendendo sempre più piede: la pagina “Bomsa,  Boicotta Omsa” ha totalizzato in pochi giorni già 4.362 “mi piace” e in bacheca riporta interviste alle lavoratrici, interventi dei partiti politici a sostegno della vertenza e i commenti di uomini e donne che esprimono solidarietà alle operaie.  E ancora sono oltre 9.350 i membri del gruppo “A piedi nudi! Io non compro Omsa e Golden Lady finchè non riassumono”  fondato da Alessandra Mallamo. Nella nota di descrizione del gruppo si leggono le ragioni dell’iniziativa: “320 operaie e 30 operai della Omsa perdono il posto di lavoro perché il mantovano padron Nerino Grassi, proprietario del colosso, ha deciso di licenziare, chiudere lo stabilimento in Emilia e delocalizzare il Serbia, solo per questioni di profitto. Facciamo crollare le vendite in Italia contro quest’ingiustizia!”.

Lo scorso 27 dicembre 2011 le operaie hanno ricevuto dalla proprietà un fax in cui si comunica l’intenzione di procedere con la risoluzione dei loro rapporti di lavoro, al terminine della cassa integrazione straordinaria, che scadrà il 14 marzo 2012 ed anche sindacati e politica si stanno muovendo in loro difesa. Il consigliere del Prc-Fds Roberto Sconciaforni ha presentato in mattinata un0interrogazione alla giunta della Regione Emilia Romagna nel quale si chiede di “sapere quale sia il giudizio della Regione sull’approccio tenuto da Golden Lady, ma soprattutto conoscere le iniziative che la giunta intende assumere per evitare il licenziamento delle 239 lavoratrici dell’Omsa di Faenza”. E da Twitter arriva anche il messaggio di solidarietà di Antonio Di Pietro: “Lo diciamo da tempo, lo ripetiamo oggi che la battaglia si fa piu’ dura: boicottiamo Golden Lady!”. E Silvana Mura che s’è occupata direttamente della faccenda, sul sito dell‘Italia dei Valori scrive: “Finalmente l’appello che l’IdV lanciò oltre un anno e mezzo fa sta girando sulla rete con tutta la forza che merita. L’Idv ha immediatamente manifestato il suo pensiero e si è organizzato, in sede nazionale e regionale, per le adeguate contromisure, ma da donna, da lavoratrice, da essere umano, non potevo non esprimere il mio personale dissenso per questa terribile mentalità imprenditoriale, che umilia l’essere umano e lo rende simile a un prodotto di cui potersi disfare liberamente in nome delle logiche del profitto. Non si esce dalla crisi così. Non si può pretendere di ristrutturare il nostro paese senza solidarietà e senza un’imprenditoria virtuosa”.

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