Chissà se mangerà il panettone? E’ questo il leit motiv che parte, quasi fosse il jingle di benvenuto, non appena un tecnico si siede su una panchina. Insomma ci si chiede se arriverà a Natale. Ma poi perché proprio a Natale? Non è finito nemmeno il girone d’andata. Bah, mistero dei modi di dire. Che poi, qualcuno, questi modi di dire ha deciso di sconfessarli. E così alla corte del temibile presidente del Palermo Zamparini il motto diventa: “non si sa se si mangeranno le castagne o se si berrà il mosto”. Anzi qualcuno non fa nemmeno in tempo a perdere la tintarella estiva. Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie disse Giuseppe Ungaretti.

Quest’anno siamo già a tre: Pioli esonerato il 31 agosto. Praticamente un record. Al suo posto arriva Devis Mangia allenatore della primavera. Ma l’idillio dura poco, appena 4 mesi. Fatale il derby con il Catania. Giù dalla torre anche lui. Ma il volto nuovo delle panchine italiane fiutando l’aria si è presentato in conferenza pre derby con al seguito un bel panettone. Previdente il Mangia. Palermo in mano a Bortolo Mutti. Uno specialista delle panchine in corso, 3 negli ultimi due anni.

Dalla padella alla brace, a Cagliari non va di certo meglio con il quanto mai estroso presidente Cellino. A meno di 2 settimane dall’esordio in questa stagione, viene esonerato Roberto Donadoni. Motivo? Le incomprensioni sul mercato. Bah…abbiamo finito le scuse serie?? Ficcadenti subentra ma viene esonerato dopo appena 2 mesi, al suo posto Davide Ballardini…resisterà?

Massimo Moratti non poteva essere certo da meno. Orfano del vate Mourinho, ha ripreso a praticare uno dei suoi sport preferiti: il cambio dell’allenatore. Due lo scorso campionato e due quest’anno. Da Gasperini a Ranieri. Che poi cambia cambia, le cose spesso rimangono le stesse. A Lecce via Di Francesco dentro Serse Cosmi. Per lui un solo punto in tre gare. A Roma si è andati contro tendenza: Lotito ha puntato i piedi contro la contestazione dei tifosi biancocelesti che volevano cacciare Reja. Sponda giallorossa, Luis Enrique dribbla le critiche e i risultati negativi. Entrambi stanno ripagando la fiducia.

Comunque sia, quest’anno il panettone non sono arrivati a mangiarlo in molti in serie A. 10 panchine saltate da inizio anno. La cifra più alta tra i massimi campionati europei.  Bisoli (Bologna) Giampaolo (Cesena) Mihajlovic (Fiorentina) Malesani (genoa).

Resiste Di Carlo al Chievo…forse perchè lì preferiscono i pandori.

Articolo Precedente

Calcioscommesse, class action Codacons
per i danni dei risultati falsati

next
Articolo Successivo

Calcioscommesse, proseguono gli interrogatori
Doni: “L’ho fatto solo per l’Atalanta”

next