- 15:40 - Open Arms: comune Palermo non si presenta in aula per discussione parte civile
Palermo, 20 set. (Adnkronos) - Il Comune di Palermo, parte civile nel processo Open Arms che vede imputato il ministro Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio, oggi non si è presentato in aula per la discussione delle parti civili. Era stata l'amministrazione guidata dall'ex sindaco Leoluca Orlando a costituirsi parte civile nel processo. Dal 2022 è subentrato Roberto Lagalla.
- 15:32 - Cercapersone e walkie talkie esplosi, Libano nel panico: la reazione della popolazione
Beirut, 20 set. (Adnkronos) - Una psicosi collettiva sta dilagando in Libano dopo le due ondate di attacchi contro Hezbollah con walkie talkie e cercapersone esplosivi che hanno causato decine di morti e migliaia di feriti. L'operazione non rivendicata, ma che in molti hanno attribuito al Mossad, ha anche provocato danni gravissimi agli occhi di molti sopravvissuti, tra cui l'ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani. Gli ospedali sono saturi e il Paese - già da tempo alle prese con una devastante crisi economica e politica - è in preda al panico.
I civili sono terrorizzati dal fatto che dispositivi di uso quotidiano possano esplodere in qualsiasi momento. E le voci girano ormai senza alcun freno causando ancora più caos. "Si dice che potrebbero esplodere i pannelli solari, le batterie, i frigoriferi, qualsiasi cosa", ha scritto il giornalista Hassan Harfoush sul Daily Mail. "Ho persino detto ai miei genitori di prendere un estintore, nel caso in cui qualcosa esplodesse in casa", ha aggiunto Harfoush che ha descritto le scene dell'orrore - con corpi e volti dilaniati - a cui si è assistito negli ultimi giorni.
I libanesi, scrive la stampa locale, hanno iniziato ad adottare misure drastiche per proteggersi, spegnendo i cellulari, gettando via i dispositivi elettronici e strappando le batterie dai walkie-talkie per il timore che possano essere stati manomessi con esplosivi. In alcuni casi, le persone hanno staccato gli elettrodomestici, persino spento i router wi-fi. Intanto una fonte dell'intelligence statunitense ha rivelato ad Abc News che l'operazione per fabbricare i device esplosi era stata pianificata da almeno 15 anni, coinvolgendo società fittizie.
Una delle principali conseguenze a lungo termine di quanto accaduto sarà che Hezbollah "ora dovrà condurre una caccia alle streghe all'interno dell'organizzazione", ha commentato a Sky News il ricercatore su terrorismo e politica mediorientale, Magnus Norell, evidenziando come la "vittoria tattica per Israele" sia stata "l'interruzione dei sistemi di comunicazione di Hezbollah in un colpo solo".
Ma i nervi dei libanesi sono messi a dura prova anche dal rischio concreto che le esplosioni dei walkie talkie e dei cercapersone siano, come molti osservatori sostengono, il preludio a un'operazione militare su larga scala dello Stato ebraico contro Hezbollah. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha parlato di una "nuova fase" della guerra, il cui baricentro si sposterà inevitabilmente da Gaza verso il confine nord con il Libano. Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, nel suo atteso intervento ieri ha definito l'operazione di Israele "un'operazione di guerra".
La tensione è altissima. Aerei militari israeliani hanno sorvolato Beirut, a bassa quota e a velocità superiori di quella del suono, mentre Nasrallah teneva il suo discorso. Negli stessi minuti Hezbollah ha colpito almeno quattro nel nord dello Stato ebraico. Nella notte, poi, c'è stato uno dei più intensi attacchi israeliani nel sud del Libano dal 7 ottobre. L'agenzia libanese Nna sostiene che siano stati condotti 52 raid e le Idf hanno comunicato di aver colpito 100 lanciatori di razzi.
L'escalation sembra davvero un passo, ma nella comunità internazionale si ritiene ci sia ancora una finestra di opportunità per risolvere la crisi pacificamente. "Abbiamo parlato a lungo di ciò che accade in Medio Oriente, con grande preoccupazione, ma anche convinti che ci possa ancora essere lo spazio per iniziative diplomatiche'', ha dichiarato ieri sera a Parigi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine della riunione del formato Quint - con i rappresentanti di Usa, Germania, Francia e Gb - incentrata sulla crisi in Medio Oriente. "Una strada diplomatica esiste", ha confermato il presidente francese, Emmanuel Macron, rivolgendosi ai libanesi e sottolineando che "la guerra non è inevitabile".
Mosca, invece, ha messo in guardia dagli "effetti catastrofici" dell'attacco che ha falcidiato Hezbollah, dicendosi "profondamente preoccupata dai pericolosi sviluppi" in Libano. "Siamo convinti che l'avvio di una operazione militare su vasta scala in Libano avrebbe le conseguenze più distruttive per la sicurezza dell'intero Medio Oriente. E' necessario evitare tale scenario catastrofico", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Dall'Iran - che non dimentica anche l'uccisione a luglio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh - è arrivata invece l'ennesima minaccia di rappresaglia contro Israele, stavolta attraverso il potente capo dei Guardiani della Rivoluzione. Israele riceverà una "risposta terribile" per i suoi attacchi contro Hezbollah, ha tuonato Hossein Salami, denunciando "il crimine atroce commesso dal regime sionista a causa della sua disperazione e dei suoi fallimenti".
- 15:20 - **Maltempo: Bonaccini, 'Musumeci si vergogni, su progetti chieda a commissario'**
Roma, 20 set. (Adnkronos) - "Ho sentito in queste ore cose inammissibili e vergognose. E' chiaro che stanno utilizzando questa emergenza per le prossime elezioni regionali. Stanno cercando di lucrare qualche voto. Io ho avuto a che fare con 6 governi diversi e mai mi è capitato che un ministro della Protezione civile che mentre sono in corso i soccorsi fa una conferenza stampa per attaccare gli amministratori locali. E' una vergogna". Così Stefano Bonaccini a Tagadà su La7.
"Se voi andate a chiedere se sono arrivati il 100% dei ristori, qua non è arrivato nulla. Io sono stato commissario alla ricostruzione, qui ricostruito tutto. Perché non hanno fatto me o qualcuno della Regione commissario? Musumeci chieda al commissario che hanno nominato. Provi a chiedere quanto progetti della struttura commissariale sono stati realizzati? Quella della Regione tutti".
- 15:12 - Azione: Paita (Iv), 'solidarietà a Gelmini, Carfagna e Versace per insulti Calenda'
Roma, 20 set. (Adnkronos) - “Solidarietà alle colleghe Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini e Giusy Versace per i volgarissimi insulti che Carlo Calenda ha rivolto loro. Un’aggressività che il leader di Azione ha manifestato anche ieri sera contro il direttore di Libero Sechi- reo di aver espresso con educazione la necessità che Calenda faccia autocritica- e al solito, questa mattina contro Matteo Renzi. La politica non si fa con la rabbia ma con la forza della ragione: si vede proprio che questo non è il suo mestiere”. Così in una nota la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva.
- 15:00 - Liguria: Toti, 'accordo con Procura non significa ammettere colpevolezza'
Roma, 20 set. (Adnkronos) - “Un accordo con la Procura non significa ammettere la propria colpevolezza, come qualche giustizialista continua a sostenere, facendo strame del diritto. Significa semplicemente che dopo 3 anni di intercettazioni, indagini, filmati, registrazioni, pedinamenti, evitiamo di portare in aula una vicenda che sarebbe durata almeno un’altra decina di anni". Così scrive Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook rilanciando un sondaggio di ieri di Porta a Porta in cui per la maggioranza degli intervistati ha fatto bene a patteggiare.
"I magistrati hanno riconosciuto che nessuno di noi ha messo in tasca un euro e che gli atti approvati, dalle concessioni ai supermercati, per chiarirci, erano dovuti e legittimi. E aggiungo anche indispensabili alla crescita della Liguria. Qualcuno ha scritto che l’accordo con i magistrati ha danneggiato la coalizione di centrodestra. Chi lo dice e scrive non sa di cosa parla, o ha interessi diversi dalla verità. Questo sondaggio lo dimostra. Al contrario: oggi la coalizione che ha governato la regione può andare a testa alta, rivendicando tutto ciò che di buono è stato fatto in nove anni che hanno cambiato la Liguria. E deve farlo senza timidezze e reticenze, perché il modello costruito qui di politica liberale e di riforme dovrebbe essere un esempio su come si può cambiare il Paese. Chi non saprà farlo butterà via un pezzo importante della sua dote politica".
"Non mi sono sentito lasciato solo come amministratore dagli amici della mia maggioranza, anzi, molti mi hanno dimostrato amicizia al di là della convenienza. Semmai mi sono sentito lasciato solo come cittadino da una politica che dovrebbe risolvere molte delle sue incertezze e ipocrisie. Resta di questa vicenda una domanda di fondo: se un imprenditore finanzia la politica lo fa per creare un clima favorevole ad avere atti che comunque gli sarebbero dovuti, oppure lo fa perché finalmente ha trovato una politica che gli dà risposte serie in tempi certi, come tutti chiedono? E tutto ciò è un reato? In Liguria io sono certo che si tratta della seconda ipotesi. In Italia di una legge chiara e non ipocrita deve occuparsi il Parlamento e non il Tribunale di Genova. Senza girare per l’ennesima volta la testa da un’altra parte”.
- 14:55 - Open Arms: associazione magistrati europei, 'preoccupati per attacchi governo a pm '
Palermo, 20 set. (Adnkronos) - Medel, l'associazione dei magistrati europei per la democrazia e la libertà "esprime la sua più profonda preoccupazione per gli attuali attacchi alla magistratura italiana lanciati attraverso una campagna mediatica e dichiarazioni pubbliche da parte dei massimi livelli di governo e istituzioni, accusando i magistrati di perseguire indagini e procedimenti penali politicamente condizionati". E' quanto si legge in una nota di Medel. "Un'altra preoccupante soglia di interferenze e attacchi alla magistratura è stata superata con le recenti dichiarazioni sui procuratori impegnati in un processo che vede come imputato un Ministro della Repubblica per aver impedito alla nave Open Arms con a bordo 147 migranti salvati in mare di attraccare in Italia - si legge - Senza alcuna considerazione delle argomentazioni legali sollevate dai procuratori e del pieno rispetto delle procedure previste dall'ordinamento giudiziario in caso di procedimenti penali contro i ministri, tali dichiarazioni hanno riproposto all'opinione pubblica il copione di una magistratura che svolge un ruolo di attiva opposizione al governo e alle sue politiche migratorie, e agisce in violazione del principio di separazione dei poteri. Tutto ciò suona ancora più allarmante se si considerano i piani di riforma per modificare il quadro costituzionale che ha finora garantito l'indipendenza dei pubblici ministeri e della magistratura nel suo complesso".
Medel ribadisce che "in uno Stato in cui si applica lo Stato di diritto, la magistratura, come ogni altra istituzione che detiene ed esercita prerogative nell'interesse della comunità, dovrebbe essere responsabile nei confronti della società che serve ed essere soggetta alla valutazione critica delle proprie azioni", "in uno Stato in cui si applica lo Stato di diritto, tuttavia, il confine è netto tra la critica pubblica della magistratura - che implica il reciproco rispetto istituzionale proprio della dialettica democratica - e la sua delegittimazione, che rappresenta invece una pericolosa minaccia alla sua indipendenza e un pregiudizio alla fiducia dei cittadini nella sua imparzialità ed equità; in uno Stato in cui si applica lo Stato di diritto, ogni individuo e ogni azione sono soggetti a controllo giudiziario per quanto riguarda il rispetto dei diritti tutelati dalle leggi applicabili". E ancora: "in uno Stato in cui vige lo Stato di diritto, giudici e pubblici ministeri agiscono come garanti dell'uguaglianza delle persone davanti alla legge, senza distinzione di ruoli e funzioni, e proteggono quei diritti fondamentali che le nostre Costituzioni e le norme sovranazionali riconoscono, come diritti universali, a tutti gli individui".
"Sullo sfondo dell'esperienza di erosione dello Stato di diritto in Europa, che mostra che la magistratura è spesso il primo bersaglio di processi regressivi, Medel chiede il rispetto del ruolo costituzionale della magistratura; esprime la sua solidarietà a tutti i magistrati europei impegnati nella difesa dei diritti fondamentali".
- 14:48 - WellWeek, oltre 500 iscritti al Forum Sostenibilità di Napoli
Roma, 20 set. (Adnkronos) - Si è svolta oggi l’ottava edizione del Forum Sostenibilità di Comunicazione Italiana, evento ormai tradizionale sulla sostenibilità nelle aziende e nelle istituzioni, terza e penultima tappa della WellWeek, il Festival itinerante della sostenibilità e del benessere.L’evento ha fatto ritorno dopo tanti anni a Napoli, presso la sede dell’Unione Industriali della Provincia di Napoli di Palazzo Partanna. Il Forum ha fatto seguito all’assegnazione dei Green Economy Awards, la cerimonia svoltasi ieri sera presso il Salone Margherita, nel cuore della città.
Nel corso della giornata odierna, i rappresentanti di importanti aziende del Paese hanno fatto il punto sulle iniziative e le strategie per innalzare la sostenibilità aziendale oltre la retorica. Con la conduzione di Luigi Monfredi di Rainews24, la giornata ha avuto inizio con il Talk Show 'L’innovazione al servizio della sostenibilità e del benessere', con la testimonianza di Renato Vichi (Intesa Sanpaolo), Giorgio Giordani (Spencer&Lewis), Aldo Mastellone (Ferrarelle), Gianmario Zuccalà (Inps) e Simona Bisio (Ics Maugeri).
Altro momento centrale, il Talk Show a cura dell’Official Partner Anm - Azienda Napoletana Mobilità, dal titolo 'Turismo, mobilità e rigenerazione urbana: verso un futuro sostenibile', con la partecipazione speciale di Maria Elena Rossi, direttore Marketing e Promozione di Enit - Agenzia Nazionale del Turismo e l’intervento di tre vertici di Anm, Nicola Pascale, amministratore unico, Francesco Favo, direttore generale, e Maria Corbi, responsabile Patrimonio Artistico. La sessione è stata moderata dal Direttore della testata 'Dove', Simona Tedesco.
Molti, del resto, i temi toccati nel corso della giornata: dall’impatto della tecnologia e del digitale sulla riduzione dell’impronta ambientale delle aziende al ruolo di queste ultime nella promozione della biodiversità; dai nuovi modelli di leadership e people management necessari a stimolare la sostenibilità aziendale al ruolo delle imprese nella lotta ai cambiamenti climatici. Tra le aziende che hanno portato una testimonianza e contribuito al dibattito sul futuro della sostenibilità aziendale: Kraft Heinz, Loacker, Zordan, Atlante, Anas, Schneider Electric, Epson, FlixBus, Save the Duck, WindTre Business e molte altre.
L’evento, organizzato da For Human Relations in collaborazione con l’Associazione For Human Community, e sotto il Patrocinio del Comune di Ischia e il Patrocinio Associativo di Convention Bureau Napoli e dell’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli, ha visto il contributo di Adnkronos, Corriere della Sera e Rds in qualità di Main Media Partner; Anm Azienda Napoletana Mobilità in qualità di Official Partner; i Partner Accademici Iulm e Università di Milano-Bicocca; il Social Media Partner KuriU; il Content Partner Spencer&Lewis e i Forum Partner CoachHub, nCore Hr e Risorse Professional.
La WellWeek prosegue nel weekend con il Forum Sailing Cup e l’Axerta Castle Cup, i due eventi velistici di carattere esperienziale e relazionale che si svolgeranno nel Golfo di Napoli. All’insegna dello sport, del territorio e della valorizzazione del patrimonio.