Un’asse Milano-Bologna contro la costruzione di nuove moschee. La Lega Nord bolognese annuncia di volersi alleare con il Carroccio meneghino per rilanciare la crociata anti islam. Un gemellaggio tra capoluoghi, che rispolvera antiche battaglie e vecchi slogan, nel segno della tradizione leghista: “Insieme libereremo i nostri comuni”.

Il patto sarà ufficializzato questa sera, all’incontro “Islam, quante moschee sorgeranno a Bologna e provincia”, organizzato dalla Lega Nord al hotel Contry house Savoia. Al dibattito parteciperanno il capogruppo provinciale Alessandro Marzocchi e il deputato Angelo Alessandri. Ma l’ospite d’eccezione sarà Matteo Salvini, eurodeputato e capogruppo leghista al Comune di Milano, noto per le tante campagne anti stranieri. Giornalista, collaboratore di Radio Padania, fu lui che, nel 2009, in occasione della presentazione dei candidati alle elezioni provinciali, propose di riservare alcuni vagoni della metropolitana a donne e milanesi. Mentre qualche mese dopo finì di nuovo nella bufera per avere intonato cori offensivi contro Napoli e i napoletani, durante una festa a Pontida.

Con lui Manes Bernardini, leader della Lega sotto le Due Torri, stringerà un sodalizio che, promette, sarà in grado di frenare qualsiasi progetto miri ad aprire nuovi luoghi di culto per musulmani. Città diverse, insomma, ma obiettivi comuni: “Abbiamo deciso di partire da Bologna – dice l’ex candidato sindaco – per lanciare una campagna congiunta contro le politiche amministrative di Pisapia e di Merola, che vogliono dare spazio agli islamici”.

Per inaugurare l’alleanza, la Lega ha in mente una raccolta firme contro la creazione di moschee di quartiere. “Allestiremo banchetti in giro per le vie del centro per informare e sensibilizzare la gente” spiega Bernardini. L’idea di dar vita a piccoli luoghi di culto negli angoli di Bologna era stata lanciata in estate dall’assessore al Welfare Amelia Frascaroli. Facendo subito saltare sulla sedia gli esponenti del Carroccio. Del progetto oggi si è persa traccia ma i leghisti dimostrano comunque di essere pronti ad alzare le barricate. A Bologna come a Milano. “Ogni battaglia sarà portata avanti contemporaneamente nelle due città”.

Nel mirino anche l’Expo dell’Islam, a cui da mesi sta lavorando l’associazione dei Giovani Musulmani, e il piano di pedonalizzazione messo a punto dalla giunta Merola. Pronti petizioni e proteste. “Fortunatamente non abbiamo più sentito parlare dell’Expo, quindi per ora possiamo stare tranquilli – aggiunge Bernardini, che non risparmia un attacco all’amministrazione comunale – Se il modello di pedonalizzazione è quello già adottato nella zona universitaria, il centro sarà presto assediate dal degrado, tanto da diventare un luogo deserto”.

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