In questo mese di novembre, sotto il segno della Bancarotta, gli europei dovranno volare bassi. Ma con un po’ di fortuna la tempesta passerà senza fare troppi danni. E allora risorgerà ancora più luminosa la costellazione delle Dodici stelle.

Intanto per gli slovacchi si annuncia un tempo favorevole agli affetti: potrebbero innamorarsi di nuovo dei cechi, o stavolta degli ungheresi, o chissà perfino dei rom. Sempre meglio che starsene lì da soli tutti incazzati.

Per i tedeschi è tempo di cambiare: smettetela con il pessimismo, sposatevi una greca e evadete un po’ di tasse! Vi sentirete subito meglio!

Inglesi ci avete scocciato: o dentro o fuori. Intanto siete circondati! E allora uscite dal Commonwealth a mani alzate e arrendetevi. Non vi sarà fatto alcun male. La vostra birra calda potete tenervela. Vogliamo solo la vostra regina: è per i francesi. Carlà è sempre in giro e allora le serve una baby-sitter per Dalia.

Finlandesi, abbassate la sauna ché sennò rischiamo di restare senza gas e l’inverno è ancora lungo.

Maltesi non crediate che ce la siamo bevuta che la vostra è una lingua. Siete ancora in tempo a scegliervene una credibile fra le tante che abbiamo in Europa.

Polacchi, su con la vita! Nessuno ce l’ha con voi. Siamo in tanti ad aver perso qualche guerra eppure non ci pensiamo più da un pezzo!

Spagnoli, le anime dei milioni di tori che avete matato verranno a turbare i vostri sogni. Vi libererete soltanto con una grande corrida spiritica dove i tori siete voi.

Italiani, che dire? Da noi tutto sembra sempre una brutta partita di calcio, nella migliore tradizione italiana. Ma stavolta sembravamo francesi. Il governo Berlusconi era come la nazionale di Domenech. Adesso però andiamo agli europei con una squadra del campionato amatori.

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