Gianni ed Enrico Letta nella parodia della campagna Unhate di BenettonCriticata, elogiata, ritirata, censurata, ma soprattutto cliccata. La campagna Unhate (non odiare) di Benetton, forte dei suoi echi da Wind of Change, Berlino 1989, può non piacere, ma di certo ha colpito nel segno e ha riportato alla ribalta mondiale il marchio di Ponzano Veneto. “Patetica”; “roba da scuola dei dilettanti d’arte di Treviso”; “troppo facile insultare così” commentava acido Oliviero Toscani ieri a Repubblica (la campagna è realizzata da Fabrica).

Ma sul web è un’altra storia. Migliaia e migliaia di utenti Facebook continuano a scegliere i baci proibiti come foto del profilo; la campagna conta già 20 mila condivisioni e si registra grande partecipazione nella sezione Kiss Wall di unhate.benetton.com“La profonda e umana idea di tolleranza riassume i principi ispiratori della campagna” viene spiegato sul sito, dove è anche presente un bel video del regista francese Laurent Chanez. Il tutto è stato anche occasione di lancio per una fondazione che ha “l’obiettivo di contrastare la cultura dell’odio promuovendo la vicinanza tra popoli, fedi, culture e la pacifica comprensione delle ragioni altrui”. Quanto meno dal punto di vista della comunicazione 2.0, un bel colpo.

Il Vaticano è riuscito a far ritirare la foto con il Papa (che naturalmente online si trova in ogni dove); la Casa Bianca e la Moschea del Cairo hanno espresso severe critiche; la Cina – che come si sa non va troppo per il sottile – ha bellamente oscurato il bacio in bocca tra il suo presidente Hu Jintao e Barack Obama: l’immagine è di fatto sparita dal web del colosso asiatico, severamente controllato dal governo.

Tanta la ribalta, che sono partite inevitabili parodie. Ne segnaliamo alcune realizzate dai creativi di Frankezze.it e dedicate al nuovo clima di concordia nazionale. Chissà se i Letta e gli altri gradiranno.

Il Fatto Quotidiano, 19 novembre 2011

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