Domenico 'Mimmo' Scilipoti al primo congresso di Mrn

Case pignorate e richiesta di sequestro delle indennità accessorie di parlamentare. Scilipoti non voterà la fiducia al governo Monti, ma la notizia che circola oggi sull’ex deputato dell’Idv è un’altra: la Corte di Cassazione ha confermato infatti la sentenza d’appello emessa a Messina nel 2009, che condannava il parlamentare dei Responsabili al risarcimento di circa 200 mila euro all’ingegner Carmelo Recupero, estensore negli anni ’90, per conto di Scilipoti, di un progetto per la costruzione di un poliambulatorio medico a Terme Vigliatore (Messina). Il centro medico doveva avere tre piani e 61 posti letto per 10 tipi di specializzazioni mediche. L’opera però non è mai andata in porto, ma il redattore del progetto non venne mai pagato.

Nel 1997 Recupero chiede e ottiene un decreto ingiuntivo. Scilipoti nega di aver firmato i progetti dell’ospedale. Dalle pagine delle sentenza d’appello del tribuanle di Barcellona Pozzo di Gotto si legge che l’ex parlamentare dell’Idv sostenne di trovarsi in Brasile al momento della firma. Gli avvocati di Carmelo Recupero, però riescono a dimostrare che in quel periodo il vice-sindaco si trovava in comune a presiedere un consiglio comunale. Il 19 luglio 2010 si passa quindi dalla causa civile a quella penale.

L’avvocato Vincenzo Mandanici, legale del creditore, ha ottenuto oggi il pignoramento – secondo quanto scrive la Gazzetta del Sud – degli immobili di Scilipoti, e ha notificato un atto di pignoramento alla Camera per chiedere il sequestro delle indennità accessorie del deputato, non essendo pignorabile lo stipendio dei parlamentari. Recupero, che ha iniziato parecchi anni fa la battaglia legale per il pagamento della propria parcella, militava con Scilipoti nel Psdi ed entrambi, negli anni ’90, erano consiglieri comunali a Terme Vigliatore, paese d’origine del parlamentare.

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