Ormai è chiaro: sta per entrare anche nel ramo della ristorazione e figuriamoci se non rinunciava a farsi un po’ di pubblicità in una sede che gli ha garantito grandi ascolti. Le prospettive sono incoraggianti, i locali sono pieni e lui, con il  solito fiuto dell’imprenditore di successo, ha già individuato una catena per la cui acquisizione le trattative sarebbero già a buon punto.

L’album fotografico, che confermerebbe l’indiscrezione, è stato fatto girare a Cannes, l’altra sera, tra ministri e capi di Stato, per convincerli delle reali condizioni del Paese. Le immagini sono eloquenti, buone per tacitare anche i più catastrofisti fra i pessimisti e, grazie agli anonimi telefonini che le hanno catturate, e subito pubblicate sulla rete, siamo in grado di presentarvene alcune.

A Roma allegre tavolate di giovani in via Viviani, pubblico misto vicino alla Stazione Termini, e platea di gourmet a Colle Oppio per il Risotto alla Benedict, pasta al forno, carne e tanto tartufo bianco.

Lontano dalle grandi città, in provincia, non c’è che l’imbarazzo della scelta: tra i più gettonati, il simpatico locale di via Adua, nella buongustaia Guastalla, coniuga la tradizione italiana (scaloppine e contorni di tutti i tipi) con la proposta all’americana del doggie bag,  la “borsina” per il pasto della sera (aperto tutte le domeniche e le festività infrasettimanali, ma anche tutti i sabati e tutti i giorni nei tre mesi estivi).

A Montecatini, i rustici e fumanti pentoloni di minestre toscane in bella vista costituiscono la calamita che attira il pubblico locale ma anche tanti turisti italiani e stranieri dalla vicina Emilia.

Nelle isole, e precisamente in Sardegna, a Cagliari, se non avete prenotato in tempo, mettete in conto una lunga attesa, prima di poter entrare, mentre a Palermo gli spazi e l’organizzazione consentono di festeggiare anche matrimoni e comunioni con centinaia di invitati. Per chi invece non vuol  rinunciare alle proposte più nuove, a Siracusa sono stati presentati i menù esotici o fusion.

I ristoranti sempre affollati, l’avrete capito, sono davvero tanti. Vi consigliamo di cercare voi stessi il più vicino a casa, con le proposte che meglio soddisfino i vostri gusti. Vi basterà entrare in Google images e scrivere nella barra di ricerca le parole Mensa Caritas”, seguite dal nome della vostra città.

Al momento non è ancora sicuro che, dopo l’acquisizione della catena di ristoranti, il nuovo proprietario abbia intenzione di cambiare il marchio, ma fonti bene informate già suggeriscono due opzioni: “Al Presidente” oppure “Da Silvio, osteria con musica e danza”, a seconda dei risultati del prossimo voto di fiducia alle Camere.

B.COME BASTA!

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