Non solo il pm Woodcock, nel tritacarne della macchina del fango entrano anche la squadra Mobile e il questore di Potenza. Sono queste le ultime novità dell’inchiesta sui dossieraggi per screditare  a livello istituzionale alcuni magistrati. Secondo l’accusa i registi di questa trama sarebbero stati il procuratore generale Gaetano Bonomi e l’ex 007 Nicola Cervone.

Ed è proprio nella cassaforte di Cervone che gli investigatori hanno trovato un documento definito “inquietante”. Si tratta di una denuncia anonima. Appena due pagine che, scrivono i pm di Catanzaro, titolari dell’inchiesta, “comprovano tra l’altro l’attività  di dossieraggio svolta da Nicola Cervone ai danni dei magistrati della procura di Potenza, del questore e di alcuni investigatori della squadra mobile”.

In sostanza, l’ex 007 accusa il questore Vincenzo Mauro di aver effettuato alcuni trasferimenti ad hoc. Effettuati per favorire agenti vicini al pm Woodcock. Su tutti Di Tolla. Si legge: “L’ispettore principale della polizia stradale di Potenza, Pasquale Di Tolla ha richiesto (e subito ottenuto) il passaggio agli uffici della squadra mobile di Potenza”. E ancora: “Di Tolla è da sempre il principale fiduciario di un altro magistrato della procura potentina (Woodcock). Tale spostamento non appare logicamente spiegabile perché avrebbe goduto di ampi margini di autonomia godendo della possibilità di ottenere straordinari e di fatto si è creato un canale diretto fra due magistrati (Woodcock e Montemuro) e i due uffici operativi della questura”.

Oggi è previsto l’interrogatorio di Bonomi davanti al procuratore Borrelli. Il magistrato (assieme ad altre tre persone) è accusato a vario titoli di violazione della legge sulle società segrete, corruzione in atti giudiziari e abuso d’ufficio

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