Sono in corso in queste ore contatti tra Fmi, Unione europea e le banche centrali “per approntare un piano di contingenza” in caso di un contagio di Italia e Spagna nella crisi economica.

A riferirlo è l’agenzia di stampa Ansa che ha riportato una fonte internazionale. Si chiamerebbe “contingency plan” e insieme a Washington, Bruxelles e Francoforte ne starebbero discutendo anche con alcune istituzioni asiatiche. Al momento si tratta comunque soltanto di “contatti informali”. L’obiettivo dichiarato esplicitamente è solo quello di prevenire ad ogni costo l’onda d’urto globale che potrebbe derivare da un contagio ad economie “pesanti” dell’area euro.

Secondo le indiscrezioni, per il Fmi la costruzione di un piano di emergenza per Italia e Spagna potrebbe concretarsi, tra le altre misure, anche in un aumento di capitale. In ogni caso l’input, oltre che dagli Usa, sarebbe arrivato in particolare dalla Germania. Secondo la fonte, Berlino è “estremamente interessata ad avere una rete di sicurezza”. Non a caso in altre occasioni – vedi il caso del salvataggio greco – ha già preteso l’intervento del Fmi. Questo’piano B’ è comunque concepito per scattare solo in caso di peggioramento dello scenario. Insomma, Ue, Fmi e banche centrali cercano di essere preparate al peggio.

La notizia di questi contatti suona come la conferma di una situazione di debolezza del nostro Paese, dopo che la settimana in borsa si è chiusa con Piazza Affari ancora maglia nera d’Europa e un’asta dei Btp che ha fatto schizzare in alto i rendimenti. Questi ultimi sono infatti saliti oltre il 6%, livello record dall’introduzione dell’euro, segno evidente della scarsa fiducia nell’Italia. Il tutto nonostante gli acquisti sul mercato secondario da parte della Bce.

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