Una nuova figura affiancherà il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy: è il presidente del summit dell’ Eurogruppo, già ribattezzato “mister Euro”, che presiederà gli incontri del gruppo Euro e terrà informati gli stati che non appartengono all’eurozona. Sarà designato dai leader di Eurolandia e il suo mandato avrà la stessa durata di quello del presidente permanente del Consiglio: in attesa della prossima elezione, il ruolo sarà ricoperto da Van Rompuy. Questa è la prima novità che trapela dal vertice Ue in corso a Bruxelles, tra i leader del 27 paesi Ue. Nella bozza di conclusioni dell’incontro (come anticipato dall’agenzia Ansa) si legge che “il rigore di bilancio e le riforme strutturali sono di cruciale importanza per gli stati membri” che devono rispettare pienamente le raccomandazioni di Bruxelles. Il G20 (in programma a Cannes il 3 e 4 novembre) deve approvare un “ambizioso piano di azione” con “specifiche indicazioni e misure” da parte di tutti i paesi per assicurare una “crescita duratura e sostenibile” accompagnata dal consolidamento dei conti.

I toni sono dunque molto seri: i leader europei stanno cercando di trovare una soluzione alla crisi dei debiti sovrani. Senza giri di parole, il presidente francese Nicolas Sarkozy invita l’Italia e la Grecia a essere responsabili: “Io e la cancelliera Merkel abbiamo incontrato Berlusconi e Papandreou per ricordargli le responsabilità che hanno e le decisioni che devono prendere”. Secondo il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek, bisogna “incoraggiare” l’Italia e la Spagna a proseguire la strada intrapresa delle “misure di austerità e delle riforme”. A margine del vertice Ue, Buzek ha detto: “Noi dovremmo sostenere l’azione di questi due paesi, anche a livello Ue e incoraggiarli ad andare in questa direzione di riforme e misure di austerità che i due paesi hanno entrambi recentemente preso”. La cancelliera tedesca Angela Merkel è molto prudente: “Non bisogna aspettarsi alcuna decisione sull’eurozona. A me preme dire che oggi prepariamo quella che sarà una decisione che prenderemo mercoledì – giorno in cui è previsto il secondo vertice dell’Eurozona – lo sottolineo per non dare false aspettative”. La situazione è delicatissima, ma il premier si mostra come al solito ottimista e dice: “Ma che domande fate: Io non sono mai stati bocciato nella vita” rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se l’Italia supererà o meno l’esame del Consiglio europeo. Diversa la reazione del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che dall’Italia commenta così la frase del presidente del Consiglio: “Berlusconi non ha fatto nulla per il nostro Paese: si comporta come un ragazzino che arriva all’esame e si accorge di non aver studiato”.

Ad attenderlo, prima dell’inizio dell’assemblea (alle 10) c’erano il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e quello della Commissione Europea José Manuel Barroso, che insieme a Berlusconi hanno partecipato a una colazione di lavoro. Prima dell’inizio dei lavori il presidente del Consiglio ha avuto un breve colloquio anche con il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Merkel. Secondo il settimanale britannico Sunday Telegraph i leader dell’Unione Europea starebbero lavorando alla creazione di un ministero del Tesoro comunitario che sovraintenda alla raccolta dei tributi fiscali e alla spesa pubblica delle 17 nazioni dell’Eurozona.

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