E anche i media riassumono la lettera segreta di Trichet glissando sulla richiesta centrale di rendere razionale l’amministrazione pubblica.

Le follie burocratiche italiane sono al centro del diktat al governo italiano. La Bce ha capito che l’inefficienza bizantina dell’amministrazione pubblica è tra i principali assassini della nostra economia.
Ma il governo, partiti e media fanno quadrato per difendere la fonte del potere della Casta, l’irrazionalità degli iter amministrativi e dei codicilli è una colonna essenziale del Sistema Italia.
Un pezzo della lettera viene quasi del tutto taciuto, strano, perché è il primo punto indicato da Trichet: “Le sfide principali sono l’aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici…”
Ma Trichet ha evidentemente paura di non essere capito e quindi ribadisce la questione dedicando all’efficienza burocratica il punto 3: Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell’amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l’efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l’uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell’istruzione)….”

Più chiaro di così!
Ma visto che si tratta di una questione principale e così poco considerata, vorrei chiarire meglio come funziona l’assassinio dell’economia italiana e come l’elefantiasi burocratica alimenta il sistema della Casta.
E per farlo vorrei raccontarti una storia.

Un mio amico sta fallendo per un tubo.
Non riesce ad avere l’autorizzazione a installare il camino per il forno della pizza.
Ha aperto una pizzeria ma non può fare la pizza perché un cavolo di codicillo determina che lui non possa infilare un tubo nel muro per far uscire il fumo del forno per la pizza. Tu dirai: “Poteva informarsi prima di mettere su la pizzeria!”
Ma come fa uno a immaginarsi di vivere in una nazione scema che non ti fanno infilare un tubo dentro un muro? Gli imprenditori appassionati sono tutti presi a studiare i menù, trovare gli ingredienti migliori, trovare i collaboratori, fare la pubblicità. Non ci pensi proprio che fai la pizzeria e poi non puoi aprire per un tubo!
Il mio amico è un ragazzo volonteroso, uno che non si è arreso allo slogan dei giovani senza futuro. Si è rimboccato le maniche per creare una cosa bella. Lui fa una pizza fantastica… E avrebbe creato 5 posti di lavoro per i suoi amici e la sua fidanzata. Adesso è praticamente rovinato e la sua fidanzata lo ha mollato per via che è diventato leggermente isterico.

La burocrazia demenziale è uno strazio per qualunque cittadino comune ma è una minaccia cosmica se vuoi aprire un’attività economica. Chiedete al popolo delle partite Iva come vivono l’angoscia di regolamenti privi di senso, che vengono contraddetti da altri regolamenti.
Così che non sei mai sicuro di cosa puoi fare e cosa non puoi.
In un ospedale di una città che non ti posso dire, un assessore del quale non posso farti il nome, si trova davanti un medico che gli dice: “Assessore, sarebbe carino appendere in corridoio, nell’ospedale, la lista delle prenotazioni per le tac.”
E l’assessore risponde: “Se c’è una lista pubblica delle prenotazioni io cosa ci sto a fare?”
Credo che lo sai anche tu che la base del potere dei politici risiede in questo.
Devi fare la tac? Ci sono due liste: quella per i poveracci e quella per chi ha qualche amico…
E se conosci le persone giuste il codicillo 36 dell’articolo 2 del regolamento 728 si può interpretare anche in un altro modo… E di tubi nel muro te ne fanno mettere 2… Devi leggere bene: c’è la virgola…

Vai in giro a chiedere e scopri che milioni di italiani sanno benissimo che anneghiamo nella burocrazia. Vengono bruciate risorse immense.
Una tassa nascosta sulla dignità, sulla libertà, sull’intelligenza.
Una burocrazia folle che uccide la voglia di lavorare dei funzionari pubblici onesti, costretti ad applicare leggi demenziali e illogiche.
Si parla di 60 miliardi di euro all’anno, ma sono molti di più. E poi c’è il danno collaterale: un popolo avvilito da un’amministrazione pubblica incomprensibile quanto una casta di sacerdoti atzechi.

Allora io mi chiedo: cavolo, ma come mai la questione della sburocratizzazione del sistema Italia non sta al primo posto nei programmi dei partiti?
C’è nei programmi, in tutti i programmi, ma è un po’ defilata…
E la cosa divertente, se hai voglia di ridere, è che eliminare la burocrazia demenziale è una riforma che si fa alla svelta e non costa niente. E darebbe istantaneamente una spinta all’economia.
Basterebbe scrivere una sola legge di poche righe: “I regolamenti attuativi non sono vincolanti nella forma ma nella sostanza. Qualunque eventuale contraddizione formale o uso cavilloso della lettera della legge è azione capziosa e pertanto priva di sostanza giuridica”.
Io sono pronto a scommettere che un partito che si presentasse alle elezioni con questo solo punto di programma (demolire la burocrazia idiota) le vincerebbe.

PS. Ben sapendo che è inutile (perché chi non vuol capire non capisce) preciso che non propongo di abolire la struttura amministrativa dello Stato ma l’idiozia del vigente sistema di codici e codicilli e razionalizzare la macchina amministrativa.

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