Il Pdl ha ufficializzato il ritiro del proprio appoggio al sindaco di Parma Pietro Vignali, come anticipato ieri dal coordinatore provinciale del partito Pier Luigi Villani. La decisione arriva a due giorni dal nuovo scandalo che ha portato all’arresto di quattro persone tra cui un assessore accusato di aver intascato tangenti in cambio di favori negli appalti delle mense scolastiche.

“La situazione politica del Comune non consente di proseguire il percorso amministrativo della Giunta”, ha sottolineato in una nota il coordinamento provinciale del Pdl, spiegando che “guardando unicamente al bene della città che è soggetta, a causa delle vicende giudiziarie riguardanti prima dipendenti comunali e ora anche un amministratore appartenente al nostro partito, a un’esposizione mediatica infamante che non merita, riteniamo che sia opportuno riportare la serenità”. Per questo, prosegue il comunicato, “con il medesimo senso di responsabilità con il quale avevamo stabilito di far proseguire l’Amministrazione dopo i primi arresti di giugno in modo da realizzare alcune fondamentali operazioni, abbiamo ora deciso di ritirare il nostro sostegno, valutata anche la precarietà del quadro politico all’interno del Consiglio”.

La nota è stata emessa dopo un direttivo di due ore nella sede provinciale, alla fine della quale nessuno ha parlato. Fino al tardo pomeriggio nessuna replica o presa di posizione da parte del sindaco. Resta fissata la seduta del Consiglio comunale di domani pomeriggio a cui, però, gli esponenti della maggioranza hanno già detto di non volere partecipare.

“L’auspicio, ora che il Pdl ha staccato la spina, è che nessuno voglia davvero resuscitare questo Lazzaro, profughi dell’Udc compresi. Si chiuda il sipario una volta per tutte sui protagonisti, i coprotagonisti, le comparse e persino i suggeritori di questa tragedia da due soldi”, ha commentato la deputata Silvana Mura, segretario regionale dell’IdV.

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