Nei libri di Alfio Caruso, a spiegazione di tante storture del potere nel nostro paese, puntuale arriva il richiamo al Partito Unico Siciliano (Pus). Secondo l’autore di Da cosa nasce cosa, Io che da morto vi parlo e Milano ordina uccidete Borsellino, in Sicilia (e quindi in Italia) raramente esistono, fatta eccezione per singole individualità, schieramenti di governo e di opposizione contrapposti fra loro; esiste invece un partito unico della gestione della cosa pubblica, degli affari e naturalmente anche di altro. La teoria di Caruso è condivisa dagli osservatori più imparziali. Di rado, però, se ne trova traccia documentale nelle pieghe della storia.

Oggi, invece, io posso pubblicare la fotografia del Pus attuale, o almeno di una parte importante di esso. Nel pomeriggio del 14 settembre scorso, attovagliati insieme nei pressi di Piazza Sant’Eustachio a Roma, conversavano affabilmente ma pensosi il più potente esponente del Pdl della Sicilia orientale, il senatore Pino Firrarello (condannato in primo grado a due anni e sei mesi di reclusione per turbativa d’asta con l’aggravante di mafia; il processo d’appello è ancora in corso) e il suo collega Vladimiro Crisafulli, il vero uomo forte del Pd in Sicilia, Vladimiro detto Mirello, già indagato (e archiviato) per mafia per la sua vicinanza al boss Raffaele Bevilacqua e oggi pure imputato per abuso d’ufficio.

Insieme ai due senatori siciliani, nella foto compare un terzo uomo, con camicia a mezze maniche da contabile, non identificato. Proporrei per lui un concorso a premi del tipo: “Scopri chi è il terzo uomo”.

Sì, perché quella che vedete è davvero l’immagine attuale (una delle immagini) del PUS, di certo una delle più volgari. Firrarello e Crisafulli dovrebbero contrastarsi, nell’aula del Senato e fuori. Invece, in concreto, appartengono alla stessa coalizione di malapolitica (e quindi di affari) che in Sicilia impera sempre, sia che si trovi al governo, sia che, solo formalmente, si trovi all’opposizione.

A coloro che sono sempre pronti a ululare alla lesione della privacy, segnalo che i magnifici tre si sono incontrati in luogo pubblico. A coloro invece che ancora concionano di questione morale dalle parti del Pd, suggerisco di rivolgersi a Federica Sciarelli e al suo “Chi l’ha visto?”.

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