“Il popolo è sempre sovrano e quindi è l’unica figura che è sempre sopra il Capo dello Stato”: lo ha detto stamane il capogruppo alla Camera della Lega, Marco Reguzzoni, intervenendo a “La telefonata” di Maurizio Belpietro su Canale 5 per commentare la presa di posizione di Giorgio Napolitano sull’ipotesi secessione prospettata da Umberto Bossi alla festa del carroccio a Venezia.

“Se l’Italia va giù l’alternativa è la Padania” aveva detto domenica il senatùr dal palco di piazza San Marco. La risposta del Presidente della Repubblica è arrivata ieri ed è stata molto dura: “Agitare ancora la bandiera della secessione significa porsi fuori dalla storia e dalla realtà” ha detto Napolitano, che poi ha sottolineato “la necessità di un cemento nazionale unitario per generare la massima mobilitazione delle energie e delle risorse allo scopo di superare questa fase molto critica per l’Europa e in modo speciale per l’Italia”.

Reguzzoni, tuttavia, non la pensa così. “Per principio e anche per doveroso rispetto – ha spiegato l’esponente leghista – non commentiamo mai le dichiarazioni del Capo dello Stato. Bossi però a Venezia ha fatto riferimento alla necessità che si possa esprimere il popolo, il popolo è sempre sovrano e quindi è l’unica figura che è sempre sopra il Capo dello Stato. Il popolo ha sempre diritto di dire la sua”.

Il capogruppo leghista alla Camera, tuttavia, dopo neanche mezz’ora dalla sua dichiarazione alle agenzie, ha subito smorzato il tiro durante la diretta di Sky Tg 24, sostenendo che le parole del Capo dello Stato non si possono commentare e che la sua presa di posizione, invece, non deve essere equivocata.

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