Il magico trio che ruota intono al Presidente del Consiglio è formato da “Emilio Fede, Lele Mora e Gianpaolo Tarantini”. Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola li descrive senza giri di parole: ”Ci fa vergognare il fatto che quattro vecchi, maschi e un pò rincoglioniti possano entrare nella politica e sporcarla. Noi, che ricordiamo un periodo storico in cui la politica, con Enrico Berlinguer, era una grande passione e non una piccola miseria, ci vergogniamo”. Un disgusto espresso oggi pubblicamente durante un convegno di piazza a Civitavecchia. “Vergogna, dolore e rabbia – ribadisce il leader di Sel – sono i tre sentimenti che sempre più salgono dentro di noi man mano che viene a galla come in Italia viene gestito il potere”. Per Vendola, il declassamento del rating italiano, a opera di Standard & Poor’s, “è un’altra medaglia che può mettersi al petto Silvio Berlusconi, che sembra sempre più asserragliato nel suo palazzo. C’è bisogno del disgelo in Italia, siamo ancora prigionieri del grande freddo”. Tra metafore e figure retoriche Vendola si candida a nuova guida del paese: “Dobbiamo liberare la scena pubblica da una classe dirigente impresentabile in Italia e nel mondo. Una classe politica che ha dato scandalo pubblicamente e che ha fatto della pornografia e del turpiloquio un codice. La mia partita è per restituire nobiltà alla politica”.

Altro tema caldo nell’agenda di Vendola è il referendum per cambiare l’attuale legge elettorale: il Porcellum “è un sistema elettorale che non garantisce la governabilità, che umilia la democrazia e il pluralismo, e priva i cittadini persino della possibilità di indicare direttamente i propri rappresentanti”. Il messaggio è stato diffuso tramite la pagina facebook del leader pugliese.

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