Il 10 settembre ci sarà il primo“Cozza Day”, “il giorno delle cozze parlamentari abusive”. Beppe Grillo lo ha annunciato con un post sul suo blog e domani insieme al Movimento 5 Stelle sarà a Roma davanti a Montecitorio per chiedere le ragioni del silenzio sulla legge di iniziativa popolare “Parlamento pulito” per la quale hanno firmato 350mila italiani. Firme che giacciono in Senato dal dicembre 2007.

Una proposta che prevedeva l’ineleggibilità al Parlamento dei condannati per reati penali in via definitiva e per quelli di primo e secondo grado con processo in corso, il ripristino dell’elezione diretta dei candidati attraverso la preferenza unica e il limite di due mandati ai parlamentari: 10 anni massimo e poi si lascia la poltrona. Significa che chi è eletto potrà fare politica solo per due mandati, che sia in Consiglio comunale, Regione o Parlamento. Una manifestazione mentre Idv, Sel e Pd chiedono ai cittadini di firmare per l’abrogazione del “Porcellum”, iniziativa che per Grillo è “un trionfo carnevalesco di un’opposizione i cui membri sono stati tutti ‘nominati’ nelle ultime due tornate elettorali”. E la classe politica, insiste, non mette all’ordine del giorno la proposta di “Parlamento pulito” perché, a differenza del mattarellum, “manderebbe tutti casa a partire dai segretari di partito”.

“I condannati non possono fare i bidelli o gli operatori ecologici, ma possono sedere a Palazzo. E’ un sistema in cortociruito”, spiega Davide Bono, eletto consigliere del Mov5Stelle in Piemonte alle scorse regionali. Oltre alla pressione per portare in commissione al Senato la proposta di legge del 2007, aggiunge Bono, “il Cozza Day cade in un momento strategico”. Ovvero nel periodo di discussione della manovra e a pochi giorni dallo sciopero generale indetto dalla Cgil. “Vogliamo riportare all’attenzione dell’opinione pubblica i nostri cavalli di battaglia: dai costi della politica, alla corruzione che costa al Paese 60 miliardi di euro. Soldi dei contribuenti che potrebbero essere risparmiati con il test di integrità per individuare gli amministratori non virtuosi. Non siamo ‘quelli del no’, abbiamo proposte concrete”. Bono conferma che sabato scenderanno a Roma anche alcuni gruppi No Tav, ma online ci sono critiche sulla scelta di protestare davanti a Montecitorio proprio di sabato, quando il Parlamento è chiuso. “E’ il giorno in cui si può concentrare la presenza dei partecipanti perché non sono impegnati al lavoro. Ma ci saranno anche studenti, disoccupati e cassintegrati”. Lo scopo è quello di “usare la piazza come detonatore” per evidenziare l’urgenza di una politica dalla parte dei cittadini e non della Casta.

E se sabato il M5S non portasse a casa nessuna promessa concreta? Sul blog Beppe Grillo non esclude l’ipotesi di presidio permanente e scrive che “rimarrà di fronte a Montecitorio tutto il tempo che sarà necessario”. Un’ipotesi che dipenderà dagli umori della piazza e dall’affluenza. “So che ci si sta organizzando per rimanere anche l’11 settembre, visto che i permessi ci sono per entrambi i giorni”, aggiunge Giovanni Favia, consigliere regionale in Emilia Romagna. “Questa classe politica non è in grado di riformarsi, ma pretendiamo un minimo di coerenza democratica”. E arriva al punto: “Vogliamo che la proposta ‘Parlamento pulito’ sia presto discussa al Senato”. Anche Favia si allinea sulle posizioni di Grillo sul Porcellum: “La proposta di referendum abrogativo non ha niente a che fare con quanto chiediamo noi. Questa iniziativa promossa dalle opposizioni è una presa in giro per i cittadini, che vorrebbe mantenere rendite di posizione e collegi blindati. Fingere di cambiare tutto per non cambiare nulla”.

E sottolinea: “Quattro anni fa abbiamo portato a casa 350mila firme, che sono anticorpi della società civile contro la partitocrazia. E non sono nemmeno state considerate. Siamo davanti a una classe politica di incompetenti”. Che si meritano di essere paragonati a delle cozze. “Sono parassiti sul groppone dei cittadini – conclude Favia.- Per questo porteremo a Roma anche uno stock di cozze da Cesenatico che lasceremo davanti a Montecitorio, per manifestare simbolicamente contro questo branco di parassiti”. E mentre su facebook e sui meetup online di tutta Italia il Movimento organizza la discesa a Roma, non ci sono ancora previsioni di affluenza. “Molte province stanno organizzando i pullman, solo da Reggio Emilia ne partiranno due – spiega Favia – eppure in tanti arriveranno in maniera autonoma. Non siamo strutturati e organizzati come i partiti”. Ma l’appello risuona in Rete e per il ‘Cozza day’ Grillo chiede ai suoi di non lasciarlo a “manganellare in solitudine”.

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