Se c’è un prodotto Made in Italy che il mondo c’invidia è il Prosciutto di Parma: unico, irripetibile, di qualità, da conoscere e gustare nel territorio che comprende la provincia di Parma a Sud della via Emilia, al West del torrente Stirone.

L’occasione per ripercorrere la storia dei prodotti e l’arte salumaria parmense,  è una grande “festa di popolo”: il Festival del Prosciutto di Parma che inaugurerà venerdì 9 settembre alle 18.30 a Langhirano presso il Municipio, con gli interventi delle autorità e la successiva attesissima apertura delle prosciutterie.

Fino al 18 Settembre 13 comuni della zona di produzione ospiteranno il Festival con decine di iniziative a partire dalla gastronomia, ma anche spettacoli, mostre, convegni e presentazioni di libri per apprezzare le bellezze turistiche e culturali dei luoghi d’origine. Un Festival che si conferma vetrina importante per un prodotto il cui indotto coinvolge 164 aziende produttrici, 5.000 allevamenti suinicoli e 3.000 addetti per un giro d’affari complessivo di 1,7 miliardi di euro.

La quattordicesima edizione – che come lo scorso anno avviene in contemporanea con le giornate del salone del camper allestito dalle Fiere di Parma – è stata presentata nella sede della Provincia dalle istituzioni, enti e consorzio come “un evento capillare, con al centro un prodotto eccellente, pensato per accogliere tanti visitatori, teso a irrobustire il Distretto del Prosciutto di Parma. Una manifestazione che ha saputo negli ultimi due anni diventare nazionale e internazionale, inserita tra gli eventi top del Wine Food Festival dell’Emilia Romagna”.

“Siamo riusciti a fare quel passo che era nostro obiettivo: mettere insieme Comuni, produttori, commercianti, sponsor per una grande edizione. E ci siamo rivolti a un nuovo pubblico, ai camperisti, per arricchire ancora di più la platea dei visitatori”. Così il sindaco di Langhirano Stefano Bovis, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.

Come di consueto, uno degli eventi principali dell’iniziativa sarà Finestre Aperte: ben 24 prosciuttifici, vere e proprie cattedrali del prosciutto, spalancheranno le porte al pubblico, offrendo la possibilità di assistere al ciclo di lavorazione, e di partecipare a degustazioni gratuite. Saranno i produttori a illustrare i segreti di produzione delle cosce di suino, che per una magica combinazione di clima, tradizione e passione, diventano Prosciutti di Parma.

Un prodotto che nasce in seguito alla distribuzione di sale proveniente dalle saline di Cervia (secolo XIV), Parma iniziò a utilizzare il sale proveniente dai pozzi della località termale di Salsomaggiore. Ricco di sodio, zolfo e nitriti, questo sale bloccava facilmente lo sviluppo di batteri, portando i contadini a conservare ogni tipo di carne, dalla fettina più sottile fino alla spalla o alla coscia. Si veniva così a creare un prodotto a denominazione di origine protetta completamente naturale, i cui unici ingredienti sono la carne di maiale e il sale.

Il programma completo del Festival con i luoghi e gli orari degli eventi è on-line sul sito www.festivaldelprosciuttodiparma.com, dove si possono trovare tutti gli aggiornamenti sulla manifestazione.

Articolo Precedente

Smiting Festival a Rimini, l’antimeeting dalla cultura non imbalsamata

next
Articolo Successivo

Si Fest a Savignano. Focus su fotografia digitale e mestiere del fotogiornalista

next