Ieri, a Berlingo (BS), ho visto un comune che investe nel futuro, in un momento in cui tutti hanno paura del presente. Ho visto una comunità in festa: bambini, donne e uomini, riunirsi tutti insieme per la posa della prima pietra della nuova scuola media, che sarà costruita in bioedilizia proseguendo nella strada già intrapresa dal Comune di ridurre al minimo i consumi energetici di tutti gli edifici pubblici.

Ho visto un mare di biciclette, in un paese che ha quattro Km. quadrati di superficie e otto Km. di piste ciclopedonali…Ho visto insegnanti, genitori, alunni, calpestare il nuovo “giardino dei cinque sensi“, pensato e realizzato insieme, per i bimbi della scuola materna.

Ho visto e calpestato quella che fino a non molti anni fa era una discarica abusiva, con 40.000 tonnellate di rifiuti tossici pericolosi, e che oggi per la tenacia di un manipolo di amministratori comunali si è trasformata in una piazza, e una bocciofila, e un palazzetto dello sport, e due scuole (infanzia ed elementari), e un circolo ricreativo… Tutto a basso consumo energetico, vietato alle auto…

Ho visto questo, in questa Repubblica democratica fondata sul cemento, dove la moda del momento è dire e urlare che non ci sono soldi per far più nulla, mentre si continuano a spendere valanghe di denaro pubblico per forni inceneritori, centrali turbogas, grandi opere idiote e inutili, e appunto cemento. Un mare di cemento.

Oggi a Berlingo ho visto ciò che vedo da sei anni, in giro per l’Italia nell’Italia che nessuno vuole raccontare: piccoli comuni ed esperienze forti, vive, vere, crescere un giorno dietro l’altro. Ostinatamente, nonostante tutto!

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