Un amico di quelli che tutto sanno e che tutto prevedono mi ha spiegato perché non bisogna firmare il referendum per abrogare la legge elettorale porcata.
Provo a riassumere il suo pensiero.

Non bisogna firmare perché è meglio che se ne occupi il Parlamento
Non bisogna firmare perché è meglio il doppio turno alla francese
Non bisogna firmare perché comunque sarebbe preferibile allora il ritorno al proporzionale
Non bisogna firmare perché “basta con questi referendum”

E ancora…
Occhio agli antiberlusconiani di professione
Non cadiano nella trappola di Di Pietro
Sono materie troppo complesse per affidarle a un quesito referendario
Conunque non sarà possibile raccogliere le firme perchè ci sono di mezzo le ferie estive.
Le priorità sono ben altre, occupiamoci della crisi economica, con la legge elettorale non si mangia.

Potrei continuare con l’elenco.
Ho ascoltato le  sue ragioni con attenzione e con rispetto, poi mi è venuto in mente che lo stesso amco, con aria altrettanto sicura e pure un pò saccente, mi aveva invitato a non firmare i referendum sul legittimo impedimento, sull’acqua pubbica, sul nucleare, salvo poi vederlo e sentirlo in tv commentare: “gli storici risultati referendari e la nuova primavera italiana”.

Allora ho deciso di firmare subito, tanto per non sbagliare e per non sentirmi dire, magari tra qualche mese, dallo stesso amico: “Hai visto? Gli italiani non ne potevano proprio più di quella legge porcata…”
Chi volesse saperne di più, dare una mano nella raccolta di frime, e sapere dove e come sia possibile votare consulti subito il sito.

PERCHÉ NO

di Marco Travaglio e Silvia Truzzi 12€ Acquista
Articolo Precedente

Il peggior governo della storia repubblicana

next
Articolo Successivo

Crisi, da Tremonti nessuna ricetta
Anche Bossi boccia l’intervento

next