Dopo i gravi disordini dei giorni scorsi in Gran Bretagna, che nelle ultime ore sembrano essersi placati, le autorità stanno valutando eventuali interruzioni d’ufficio dei social network, da BlackBerry Messenger a Twitter, in occasione di tumulti o sommosse: lo hanno riferito in via riservata fonti dell’esecutivo, ricordando come il servizio di messaggeria istantanea BlackBerry sia stato uno strumento decisivo, nelle mani dei facinorosi, per coordinare le manifestazioni violente. Anche il premier David Cameron non esclude il blocco dei social network in caso di nuovi disordini. Lo ha detto nel suo intervento ai Comuni. “Tutti coloro che hanno assistito a queste orribili azioni sono rimasti colpiti dal fatto che sono state organizzate attraverso i social network”, ha detto Cameron. “La libera circolazione delle informazioni può essere usata per nobili azioni. Ma anche per azioni malvagie. Stiamo lavorando con la polizia, i servizi d’intelligence e l’industria per capire se può essere giusto impedire alle persone di comunicare attraverso questi siti e servizi quando sappiamo che stanno preparando violenze disordini e atti criminali”.

“Sappiamo che se ne e’ fatto uso”, hanno confermato anonime fonti governative. “La domanda però è se si possa fare qualcosa per bloccare certi servizi, in modo tale da risolvere problemi del genere? Ne stiamo discutendo con i servizi segreti e con l’industria di settore”, hanno riferito. “Per il momento, comunque, non abbiamo ancora una proposta”. La compagnia proprietaria del BlackBerry, la ‘Rim-Research in Motion’, tre giorni fa si era messa a disposizione degli inquirenti per contribuire alle indagini: per tutta risposta, nel giro di 24 ore era stata fatta bersaglio delle minacce degli hacker.

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