L’ignobile show del Cavaliere in occasione dell’incontro fra il governo e le cosiddette parti sociali
che hanno presentato un documento comune con l’elenco dei problemi da risolvere per superare la crisi
dell’economia. In contemporanea la Borsa crolla del 5%, lo spread col bund tedesco sale ai massimi storici e l’onorevole Micaela Biancofiore rilascia una dichiarazione sui mercati che “hanno dimostrato di avere una fiducia di ferro nel governo Berlusconi”.

Se non è rincoglionito…

Terremoto sui mercati.
Confindustria, sindacati,
banche, coop o, agricoltori,
deputati, senatori

e ministri del governo
per fuggire dall’inferno
sparan triti paroloni
e vetuste soluzioni:

privatizzazzioni qua,
fondi strutturali là,
guerra alla burocrazia,
molta pù tecnologia,

attivare i gran lavori,
dar la caccia agli evasori,
liberalizzar con slancio,
il pareggio del bilancio

mettere in Costituzione,
fare modernizzazione…
il bla bla che abbiam sentito
mille volte, all’infinito.

Per fortuna c’è il premier:
“Siamo tutti qui, perché?
Perché gli altri vanno male.
Nel milieu intenazionale

noi da tutti siam stimati
grazie ai grandi risultati
ottenuti da un tycoon
come me. Nessun digiun,

Italiani, consumate!
Industrial, soldi rischiate!
Queste Borse fan casotto?
Sono un orologio rotto!

E non son rincoglionito,
ma dal babbo l’ho sentito!
Se l’Italia sembra in stallo,
tutto è chiaro, nessun giallo.

Governiam senza poteri,
con pm battaglieri
sol nel far persecuzioni,
milion d’intercettazioni

che ci voglion sputtanare.
Se una legge vogliam fare
ch’è un cavallo purosangue,
poi nel Parlamento langue

e alla fin di una tormenta
ippopotamo diventa.
Poi nella Consulta incoccia
che, implacabile, la boccia

visto che di rossi è piena…
Lavoriam di buona lena
e la crisi passerà,
come venne se ne andrà,

senza magica bacchetta
né salvifica ricetta!
Italian, ghe pensi mì!”
Nei normal paesi qui

ci sarebbero due opzioni.
Prender Silvio Berlusconi
e cacciarlo a gran pedate
nelle isole fatate

dove stanno le sue ville.
Con le Ruby, le Brambille,
le Noemi, le Gelmine,
le Carfagne e le Olgettine.

L’ambulanza è l’altra opzione:
che preleva il Capellone
e, suonando la sirena,
lascia libera la scena.

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