Così piccoli e così grandi. Si chiama Piccoli scatti e scritti e promette di segnare un punto di svolta nell’editoria. Piccoli scatti e scritti è l’ultima “trovata” della Linea BN. Piccola, anzi minuscola, casa editrice ferrarese che in pochissimi anni di attività è riuscita a far parlare di sé al Salone del libro di Torino, al Festival di Letteratura di Mantova e sul domenicale del Sole 24Ore.

E ora ha lanciato un’idea che coniuga cultura, editoria e social network. Attraverso il tam tam su facebook questo gruppo di giovani artisti dalle specialità più disparate (dalla fotografia alla pittura, dalla poesia alla narrativa, dalla giocoleria alla grafica) è riuscito a lanciare a livello nazionale un concorso letterario (gratuito) che è culminato nella pubblicazione di un libro.

Dalla propria pagina facebook è partito circa sei mesi fa il “la”: raccontare attraverso l’incontro di una foto con un testo un attimo, un viaggio, un dolore, un pensiero. Qualsiasi cosa che potesse sposare penna e obiettivo. Sempre tramite il social network gli editori si sono visti arrivare in poco tempo da tutt’Italia circa 200 opere. Le migliori ventisette (una vincitrice per ogni settimana) più quattro segnalate da una giuria tecnica sono state raccolte in un volume, pubblicato ovviamente sotto l’egida della Linea BN.

Il lavoro dell’editor e del selezionatore si è spostato così dagli uffici e dalle scrivanie sullo schermo e sulla tastiera. Concorrenti ed editori si sono confrontati via chat. Con costi prossimi allo zero. E il risultato è stato questa raccolta presentata a Ferrara nella sede della casa editrice con gli autori giunti da mezza penisola. Che ora si metterà in viaggio per moltiplicare le presentazioni in Italia.

“Le piccole case editrici si stanno buttando sull’e-book per risparmiare i costi di stampa e tipografia. Noi facciamo il contrario: attraverso la rete ottimizziamo le risorse per giungere al prodotto cartaceo”. Ha il sorriso di chi sente di aver vinto una scommessa Marco Belli, il curatore dell’antologia, che ora vorrebbe guardare ad altri piccoli, o grandi, traguardi. Sempre all’insegna dell’editoria che sposa il social network. “Abbiamo in mente – confida Belli – di lanciare un crowdfunding in rete per raccogliere fondi per un progetto editoriale, “Uno sguardo su Sofia”. Il denaro raccolto finanzierà la pubblicazione del libro scelto in questo modo dalla base”.

L’esperimento invero non è nuovo. Nel campo del giornalismo lo ha già utilizzato il quotidiano on-line statunitense ProPublica. Che proprio nel 2011, per il secondo anno consecutivo, si è aggiudicato il premio Pulitzer. “Non male come esempio”, strizza l’occhio Belli.

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