E dunque si replica. Con il Parlamento aperto causa rischio default, già mercoledì ci sarà un nuovo incontro tra il governo e le parti sociali. Ad annunciarlo è stato ieri sera il ministro del Welfare Maurizio Sacconi che ha confermato “la piena disponibilità delle imprese e dei sindacati al confronto”. In realtà il tavolo della prossima settimana era stato chiesto con forza già ieri mattina dalle stesse imprese, attraverso una nota congiunta di Abi, Alleanza cooperative italiane (Confcooperative, Lega cooperative, Agci), Ania, Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confindustria e Reteimprese italia . “Il Governo – si legge – ha preso atto della serietà della situazione sui mercati finanziari. Apprezziamo, in particolare, l’impegno a sottoporre subito le misure al Parlamento e a costituzionalizzare l’obbligo del pareggio di bilancio”. L’invito delle imprese è chiaro: avanti con le liberalizzazioni annunciate venerdì. E questo al di là della riforme dell’articolo 41 della Costituzione che appunto si esprime sull’impresa privata.

Decisivo anche il comparto del lavoro. Comparto, sottolineano le imprese, “in cui deve essere riconosciuto il ruolo degli attori sociali”.  Le imprese si dicono quindi “pronte” a confrontarsi con l’esecutivo anche “sulle misure che verranno proposte in materia di fiscalità e assistenza per anticipare il pareggio di bilancio al 2013”. “Riteniamo opportuna – scrivono – una seria e rapida consultazione delle parti sociali su queste misure”.

Nelle richieste al governo c’è anche quella su taglio ai costi della politica, argomento già toccato nel tavolo di due giorni fa e rilanciato dalla stessa Emma Marcegaglia in conferenza stampa. Per le imprese  “con le decisioni annunciate, il Governo ha preso atto della serietà della situazione sui mercati finanziari”. Ma viene ribadito con forza la necessità “di anticipare i tagli ai costi della politica; altrimenti sarà  molto difficile chiedere sacrifici al Paese”.

Tutto questo ha convinto il ministro Sacconi ha convocare un tavolo per la prossima settimana. “Il documento – dice il ministro – delle organizzazioni rappresentative delle imprese conferma la loro piena disponibilità al confronto sulla base dell’ulteriore iniziativa di ieri del Governo. Nello stesso modo si sono espressi i segretari del sindacato riformista”. Quindi aggiunge: “Ogni tema utile alla modernizzazione, e con essa alla maggiore stabilità e alla crescita dell’economia, sarà a questo punto esaminato senza pregiudizi o preclusioni. I delicati temi del lavoro devono ovviamente trovare soluzione con le parti sociali e in termini tali da rafforzarne la capacità di promuovere investimenti, occupazione aggiuntiva e maggiore salario nelle diverse situazioni aziendali e territoriali”.

Aggiornato alle 12.00 del 7 agosto 2011

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