Saranno state le proteste studentesche dello scorso autunno contro gli aumenti delle tasse universitarie. O forse è soltanto una strategia per garantire che si svolgano in sicurezza le Olimpiadi del 2012. Ma gli anarchici a Londra sono diventati il nemico numero uno, “battendo” anche gli islamici. Secondo il provvedimento scritto dall’unità antiterrorismo e dalla Metropolitan Police della City chiunque sospetti di avere dei vicini di casa anarchici deve segnalarli alla polizia. Un’iniziativa che rientra nel Progetto Griffin volto a tutelare i cittadini da eventuali attacchi terroristici.

La circolare, però, prende di mira soltanto gli anarchici e, dunque, li discrimina per la loro appartenenza politica a prescindere dagli atti commessi. Lo stupore dell’opinione pubblica britannica non è però condiviso dagli organi di sicurezza, secondo i quali le ragioni che giustificano la denuncia sono chiare: “L’anarchia – hanno scritto nel documento ufficiale – è una filosofia politica che considera lo Stato indesiderato, non necessario e dannoso e al suo posto promuove invece una società senza Stato. Qualsiasi informazione che riguardi gli anarchici deve essere comunicata alla polizia locale”. La comunicazione della sezione antiterrorismo prende in considerazione soltanto il gruppo dalla “A cerchiata”‘ e non evidenzia altri casi meritevoli di segnalazione. Fanno eccezione gli islamici anche se, nel loro caso, la chiamata alla polizia locale è d’obbligo soltanto se si tratta già di possibili sospettati nell’organizzazione di atti terroristici.

La misura, che si appella alla sola appartenenza politica, è stata emanata in vista delle Olimpiadi 2012 che, secondo le forze dell’ordine, considera gli antagonisti molto più pericolosi degli islamici. Nel mirino della polizia il gruppo di UK Uncut , lo stesso che lo scorso autunno ha organizzato le proteste degli studenti contro l’aumento delle tasse universitarie e che sabato nel sobborgo londinese di Croydon ha manifestato contro i tagli del governo. Secondo le previsioni della polizia infatti, Londra 2012 sarà il teatro d’azione perfetto per gli antagonisti che potranno aggredire Lloyds TSB, Adidas, British Airways, BT, Deloitte e ED, ovvero le multinazionali che hanno finanziato i Giochi con oltre 1.4miliardi di sterline. Oltre l’attacco alle corporation, le forze dell’ordine temono una serie di flash mob sulle principali arterie di comunicazione per impedire ai rappresentanti istituzionali di raggiungere il villaggio olimpico.

Secondo Sean Smith della Solfed, la sezione inglese del sindacato anarchico International Workers’ Association, la decisione in chiave antiterrorista è “piuttosto assurda, ma non sorprendente” perché “quando lo stato cerca di criminalizzare le idee mette a repentaglio la sua stessa sopravvivenza”. Per sgombrare il campo da eventuali dubbi aggiunge che “i membri dell’organizzazione puntano al cambiamento sociale attraverso l’attivismo sui luoghi di lavoro non certo attraverso atti di terrorismo” e ricorda che tutte le loro strategie di azione, a differenza dei siti jihadisti, sono interamente consultabili online. Temuti alla stregua dei terroristi islamici, gli antagonisti britannici possono ancora cantare “Anarchy in the Uk” dei Sex Pistols. Con il rischio che i vicini però chiamino la polizia.

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