Rischia il rinvio a giudizio per finanziamento illecito ai partiti l’ex consigliere di Tremonti, Marco Milanese. Conclusa dai pubblici ministeri Paolo Ielo e Giuseppe Cascini, con il deposito degli atti, l’inchiesta riguardante il risvolto romano della vicenda giudiziaria che a Napoli ha coinvolto il deputato del Pdl.

L’indagine ha riguardato la cessione di una costosa imbarcazione appartenente a Milanese, a un prezzo superiore al suo valore alla società Eurotec. Per questa vicenda l’8 luglio scorso furono arrestati gli imprenditori Tommaso Di Lernia, titolare della Print Systems e Dominus di Eurotec e Massimo De Cesare, amministratore delegato di quest’ultima. Contemporaneamente furono iscritti nel registro degli indagati Lorenzo Cola, già consulente del presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini, l’ex presidente di Tecnosky Fabrizio Testa e lo stesso Marco Milanese.

Nella cessione del natante, secondo la ricostruzione fatta dai magistrati, ci fu la mediazione di Franco Testa il quale chiedeva appoggio per diventare presidente della società Tecnosky, controllata da Enav. Per soddisfare la richiesta di Milanese, Testa, secondo la ricostruzione degli investigatori, si sarebbe rivolto a Cola il quale a sua volta chiese aiuto a Di Lernia. Quest’ultimo si mise in contatto con De Cesare e la vendita fu perfezionata. Eurotec pagò 1,9 mln di euro mentre il valore reale dell’imbarcazione era di 1,4 mln. Il maggior ricavo finì a Milanese. Ora con il deposito degli atti ai difensori degli indagati è dato tempo 20 giorni per sollecitare l’attività istruttoria dopo di che i pubblici ministeri potranno fare le loro richieste finali.

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