Nicole Minetti? Una delle tante a essere invitate alle feste del Cavaliere. Dopodiché il famoso bacio saffico con è solo una bufala. Quindi la conclusione: proscioglimento perché il fatto non sussiste. Sta qui il senso della difesa del consigliere regionale del Pdl imputata per favoreggiamento alla prostituzione. Con lei alla sbarra anche il giornalista Emilio Fede e il patron dei vip Lele Mora.

L’udienza di oggi prevedeva l’intervento delle difese. Subito l’avvocato Pier Maria Corso ha sostenuto che Nicole Minetti non è mai stata la tenutaria di un bordello. “Lei – ha detto il legale – è stata solo una delle 32 ragazze indicate dalla procura come ospiti a Villa San Martino. Come le altre anche lei ha avuto una sua storia personale” con Silvio Berlusconi. Quindi ha aggiunto: “Leggendo gli atti di indagine è evidente che chi prima, chi dopo, ma quasi tutte le ragazze hanno avuto un momento in cui erano le favorite”. Quanto all’inserimento della Minetti nel listino elettorale per la Regione Lombardia, “questo non è certo un reato ma semmai è colpa del sistema elettorale”.

Dopodiché, sempre secondo il legale “dalle intercettazioni emerge che ciascuna delle ragazze si organizzava in proprio” per partecipare alle serate ad Arcore. A Villa San Martino, poi “c’era un’atmosfera che una teste – ricorda il legale – ha definito da night club”.

Conclusione dell’intervento sull’ormai famoso bacio saffico con Ruby di cui parlò il procuratore Pietro Forno. “Ad oggi – ha detto l’avvocato – 13 luglio non c’è negli atti del fascicolo”. Il legale ha consegnato al giudice durante il suo intervento una fotocopia nella quale sono raffigurate due ragazze delle serate di Arcore che si scambiano un bacio in bocca (foto agli atti dell’inchiesta) e la stampa di un quadro del ‘600 con due donne che si baciano sempre in bocca. “Non ci trovo nulla di scabroso in queste due immagini a confronto”.

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