Bologna senza vie di mezzo è  il titolo del mio nuovo libro scritto insieme a Vasco Rialzo che presenterò mercoledì 22 giugno alle ore 21.30 alla libreria ecs cinema porno di Via Orefici in Bologna (accorrete numerosi), ma vuole anche essere uno spunto di riflessione. Bologna SI, Bologna NO.
In questa mia nuova opera contemporanea ho dovuto parlare bene della città che amo, Bologna, mentre Vasco Rialzo ha avuto gioco facile e ne ha parlato male. Come tutti. 65 schede di SI! (le mie) e 65 schede di NO! (le sue), senza vie di mezzo.
Nel piagnisteo generale, nell’ostentazione della crisi (che poi lo sappiamo tutti che deve ancora arrivare, ma giungerà rigorosamente dopo le vacanze, anzi, facciamo dopo la festa dell’Unità al Parco Nord)  non è mica facile parlare bene della metropoli di provincia eppure ce l’ho fatta.
Dove andare? Dove non andare? Cosa fare? Cosa non fare? Cosa vedere? Cosa non vedere?
Cari “Fattoni” voi cosa scrivereste in positivo di questa città? Si perchè siete sempre qui a leggere quello che scriviamo noi bloggher e  nascosti nei vostri modesti nicneim criticate, criticate, criticate e vi sfogate. I bloggher servono a questo, sono dei validi caproni espiatori, dei punchbol mentre internet, il ueb 2.0 sono innocui contenitori di odio e di rabbia repressa nelle lunghe giornate piene di tempo da perdere. Mai una cosa che vi vada bene, mai un accenno di gioia, sempre quei musi lunghi alla bolognese ben descritti da Luca Carboni “Anche se mangi il gelato hai lo sguardo incazzato”.
Ecco,  partiamo dal gelato: dov’è che si mangia un gelato buono a Bologna?
Sapete dirlo? No, non lo sapete dire, da bravi bolognesi a questa domanda rispondete sempre dicendo quale gelateria non vi piace e se proprio dovete rispondere, dite una gelateria di Anzola dell’Emilia.
Ma si può vivere così?  Dai uno sforzino. Provate a usare il pulsantino commenti qui sotto e scrivete una volta per tutte cosa vi piace di questa città: luoghi, tendenze e laifstail, cibo, sciopping, arte e cultura, vita notturna, eventi, protagonisti.
Io l’ho scritto e mi ha fatto molto bene, ora tocca a voi.
A mercoledì.

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