Forza Silvio“. La scritta compare in una foto di Berlusconi pubblicata su Facebook dall’omonimo gruppo. In basso un cerchietto riporta l’accorato appello: “Il 12 e 13 giugno non voto a tutela della mia intelligenza”. Tra le tante mirabili perle di saggezza del premier, la pagina fan ne ricorda una: “Mi sono accorto che l’Italia era poco considerata. Ho telefonato ai leader degli altri paesi e gli ho detto: se fate così non contate più sull’Italia! L’atmosfera da quel momento cambiò”.

La telefonata ebbe un immediato successo. Da allora infatti non c’è giorno che il nostro Paese non venga quotato all’estero. Alcuni titoli e sottotitoli recenti tratti dalla rassegna stampa internazionale ci aiutano a comprendere quale considerazione hanno i giornali stranieri del nostro Paese e in particolare delle gesta del presidente del Consiglio italiano.

– “L’uomo che ha fregato un intero Paese. Un disastro. Solo Haiti e Zimbawe hanno fatto peggio dell’Italia a livello economico”. Così recita l’ultimo numero dellEconomist dedicando ben 14 pagine a Berlusconi.

Di seguito alcuni commenti all’indomani del ballottaggio per le amministrative:

“La disfatta del premier rappresenta un serio danno per un primo ministro già debilitato da una serie di scandali sessuali, giudizi per corruzione ed un’economia fragile” (El Mundo, quotidiano spagnolo).

“L’Italia è finalmente pronta per porre fine all’era di Berlusconi?” (Público, quotidiano portoghese).

“Questa è innanzitutto la sconfitta personale del presidente del Consiglio Italiano, che si è improvvisato manager di una campagna elettorale, dettando temi e toni dei suoi candidati” (Le Monde, quotidiano francese)

“Nonostante il fango riservato su Giuliano Pisapia dal bastione berlusconista e dalla xenofoba Lega Nord, il centro sinistra ha vinto inaspettatamente le elezioni” (Ta Nea, quotidiano greco).

“Il governo italiano è stato punito per non aver attuato delle riforme atte a stimolare la crescita, ecco perchè l’Italia è stata recentemente declassata nella classifica di Standard & Poor’s” (Al Jazeera, tv pan araba).

A pochi giorni dalle notizie sulle note prodezze sessuali del premier ecco come commentavano altre testate internazionali (chiaramente comuniste):

“E’ una grande vergogna per l’Italia” (Financial Time, quotidiano Usa).

“La volgarità è sempre stata una componente distintiva della sua avventura politica, ma un procedimento penale è un’aggiunta che oltrepassa l’ordinario squallore. Dovrebbe essere superfluo affermarlo, ma Berlusconi è distante dalla consapevolezza quanto lo è dal decoro, quindi ribadiremo l’ovvio: la sua condotta è incompatibile alla carica istituzionale che ricopre quindi dovrebbe dimettersi immediatamente (The Times, quotidiano inglese).

“Il premier Silvio Berlusconi ha pagato per fare sesso con una minorenne marocchina nella sua villa vicino a Milano” (Japan Today, quotidiano giapponese).

“Lo scandalo sessuale del presidente Berlusconi ha creato grande imbarazzo in Italia” (China Daily, quotidiano cinese).

Nella conferenza stampa di ieri a Palazzo Chigi il premier, oltre a dichiarare che non andrà a votare per i referendum ha affermato: “Avendo molto da fare, abbiamo dedicato poco tempo alla comunicazione, colpevolmente”. Non vorremmo essere nei panni dei suoi addetti alla propaganda Capezzone e Bonaiuti“Ci siamo ripromessi – ha concluso – di dare più spazio alla comunicazione”. Tradotto: studieremo una strategia per monopolizzare ulteriormente i mezzi di informazione.

Aspettiamo di sapere se il presidente editore Berlusconi, dopo aver invocato e ottenuto la cacciata di Michele Santoro, si limiterà a condizionare media e giornali italiani (quelli che ancora non sono di sua proprietà) o se vorrà intraprendere anche un piano di occupazione della stampa internazionale. Magari spedendo videocassette alla Bbc, alla Cnn o ai principali quotidiani stranieri. Ma temiamo per lui che, difficilmente, fuori dall’Italia troverà direttori di giornali e telegiornali altrettanto compiacenti e servizievoli.

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