Atene prende fiato. Si è conclusa in modo positivo la riunione del governo greco con i rappresentanti della Commissione europea, della Banca Centrale europea e del Fondo monetario internazionale, a proposito della crisi economica del Paese. Secondo quanto riferisce il ministero delle Finanze greco in una nota, per fine giugno sono attesi altri 12 miliardi di euro dei 110 previsti dal programma triennale di sostegno della Unione europea e del Fmi. Apertura anche alla richiesta della Grecia di prolungare il piano di aiuti. Conferme arrivano da Jean-Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo, che ha anche annunciato la partecipazione volontaria agli aiuti delle banche private.

Gli argomenti trattati nelvertice, secondo il comunicato del governo greco, riguardavano “i progressi fatti fin qui sia nel programma di politica economica sia nella strategia di bilancio di medio termine”, nonché “le necessarie misure per centrare gli obiettivi di deficit per il 2011”. Tra queste, soprattutto le privatizzazioni e “le riforme strutturali per recuperare crescita e competitività”. Più volte chieste come garanzie dagli organismi internazionali. Le osservazioni emerse nella riunione di oggi, aggiunge il ministro, saranno sottoposte “al dibattito parlamentare dopo discussione e approvazione in Consiglio dei ministri».

Il premier greco George Papandreou aveva presentato oggi il nuovo piano di consolidamento fiscale ed il programma di privatizzazioni previsti dal Paese per uscire dalla crisi. Tra le soluzione del governo ci sarebbe anche l’introduzione di nuove tasse per i lavoratori dipendenti e i pensionati che dovrebbero portare nelle casse dello Stato 28 miliardi di euro entro il 2015. Nel piano di privatizzazioni, inoltre, dovrebbe essere compresa la vendita di società come la Opap, la compagnia municipalizzata dell’acqua di Atene, e l’aeroporto internazionale della capitale.

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