Nina1108 twitta a mitraglia. E si chiede: “Come viralizziamo il referendum? Io manderò mail e sms a tutti. Sto anche pensando di decorare la mia borsa con il simbolo del sì”. In effetti, ora, il discorso vero è questo. Gli italiani ne hanno avuto abbastanza di voti, rivoti e ballottaggi o vale ancora la pena insistere per il nuovo appuntamento con le urne? Come evitare lo studiatissimo effetto sboom sulla popolazione con chiamata multipla ai seggi in tempi tanto ravvicinati adesso che la scelta non riguarda più problemi di quartiere ma robe strane come municipalizzate e legittimi impedimenti processuali?

CI VORREBBE un evento speciale, un’iniziativa di forte impatto sociale: e c’è chi ci sta lavorando in queste ore, senza far trapelare nulla. “Bisogna parlare, spiegare, far capire – risponde Paolo Carsetti dei Comitati pro acqua pubblica e anti nucleare -. Utilizzando prima di tutto gli spazi previsti dalla legge. Sulla Rai registriamo un minimo spostamento in avanti, ma siamo ancora lontani dal ruolo che il servizio pubblico dovrebbe garantire. Abbiamo incontrato i più alti dirigenti: Lorenza Lei, Antonio Marano, Guido Paglia. Ma ancora non è stato deciso un orario per il passaggio degli spot istituzionali, che avevamo chiesto nei momenti di massimo ascolto come indicato nella delibera della commissione di Vigilanza. E poi non ci sono risposte precise sulla presenza dei nostri delegati nei programmi di approfondimento”.

Per questo i comitati hanno chiesto un incontro con il presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, ma un appuntamento certo in Rai per chi voglia saperne di più è già fissato per domani sera su Rai2 con una puntata di Annozero che riprenderà in mano le schede colorate seguendo l’appello di Adriano Celentano: salviamo la democrazia il 12 e 13 giugno. È stato il Fatto a lanciare per primo la voce più rock della riscossa pop lo scorso aprile, e adesso che ci si avvicina alla data decisiva è il caso di andare oltre con un meeting in carne e ossa a Taneto di Gattatico, vicino a Reggio Emilia. Da domani e per tre giorni si parlerà di Costituzione, con uno specifico segmento dedicato al referendum. Domani sera, alle 21, Antonio Di Pietro per l’Idv e Ignazio Marino per il Pd saranno interrogati sul tema dal nostro direttore Antonio Padellaro e da Luca Telese. Previsto anche un collegamento con Annozero.

“Ottimo insistere sul punto: ci servono almeno venticinque milioni di elettori” ripete come un mantra Ugo Mattei, professore di diritto a Torino e promotore dei quesiti sull’acqua. “Non bisogna mollare, il sentimento che ha spinto De Magistris, Zedda e Pisapia è lo stesso che può conquistare il quorum – chiude Mattei. Destra o sinistra conta poco: sono i valori concreti a smuovere le opinioni. E io li diffondo ovunque. Ho appena rilasciato un’intervista a Stop, vado a Uno Mattina, vado dappertutto: l’occasione è eccezionale”.

COMPLICE IL PONTE del 2 giugno, tutti i gruppi di sostegno all’operazione saranno in campo da Nord a Sud. In 100 piazze referendarie incontri, dibattiti e palloncini, a Ostia volantinaggio on the beach, a Martina Franca (Taranto) l’immancabile flash mob e a Mogliano Veneto (Treviso) una bella biciclettata, mentre tra Gaeta e Sessa Aurunca 60 associazioni batteranno tutti i luoghi simbolo con picnic finale (3 euro a panino, per una buonissima causa).

E da lunedì? Gli Studenti per l’acqua faranno i bravi: laboratori itineranti, proiezioni di filmati, raccolta firme per chiedere ai rettori di non fissare esami nei giorni 13 e 14, così da permettere ai ragazzi di partecipare al voto. Perché, come diceva Gandhi, quando vuoi cambiare le cose, “prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”.

da Il Fatto Quotidiano, 1 giugno 2011

PERCHÉ NO

di Marco Travaglio e Silvia Truzzi 12€ Acquista
Articolo Precedente

“Fora dai ball”, anche i giornalisti

next
Articolo Successivo

Dal divorzio all’acqua pubblica,
62 referendum abrogativi dal ’74 ad oggi

next