Matteo Salvini c’è cascato. A forza di evocare moschee, comunisti, picchiatori rossi e terroristi ovunque, il giovane esponente del Carroccio si è talmente immedesimato nel clima di terrore che ha diffuso con il Pdl, da prendere sul serio un gruppo creato su Facebook per sbeffeggiare proprio le finte accuse lanciate dalla maggioranza. Così, dopo lo staff di Letizia Moratti che ieri su Twitter ha garantito che non ci saranno minareti nell’inesistente quartiere di Sucate, oggi è il presunto futuro vicesindaco della città (in caso di vittoria del centrodestra) a inciampare nell’ironia dando credito al gruppo “Esci il teppista che c’è dentro di te”. Una pagina con appena 62 partecipanti in cui si invitano i sostenitori del comunista amico dei centri sociali e dei gay a distruggere la pubblicità elettorale degli avversari politici. L’eurodeputato leghista ha copiato il link e lo ha pubblicato sul suo profilo, indignato: “Ecco i sinceri democratici che aiutano Pisapia… Se gli lasciamo la città, buonanotte a tutti!”.

Poi uno va nella pagina e legge le esperienze di questi criminali sobillatori antidemocratici. Niccolò racconta: “L’altro giorno stavo rubando un’autoradio come il mio candidato sindaco preferito mi ha insegnato, quando ho notato una vecchia con volantino del pdl, così memore del mio passato da squadrista e picchiatore ho ritenuto opportuno assalirla verbalmente e fisicamente, inoltre le ho anche rubato i soldi della pensione”. Anche Gunter non scherza: “Ho incontrato al mercato una pensionata che distribuiva i volantini della Moratti, l’ho atterrata con un pugno e poi l’ho presa a calci, alla fine l’ho ricoperta di adesivi di Pisapia e sono scappato! La gente non diceva niente, probabilmente voteranno tutti per Pisapia domenica”. Salvini avrà pensato di aver individuato l’autore della non aggressione della signora Rizzi al mercato di via Osoppo sabato?

Certo è che gli amici di Salvini prendono molto sul serio la cosa. Se Sara Afili si scandalizza per il titolo (“Esci il teppista? Che italiano è? Terun sicuro”), Emanuele Bosis si scaglia contro i “poveri disadattati, non è ora di chiudere il gruppo e indagarli?”. Mentre Luisa Terragni, lui sì democratico, scrive: “Matteo tu posta, tienici informati, che io massacro i sinistri che fanno finta di essere così ‘civili e disponibili ai più deboli’ mentre noi siamo gli ignoranti che guardano la tv… che poveretti”. Alessandro Frigerio, quasi rassegnato, scrive: “Una spiegazione del voto è la ormai esigua quota di Milanesi a Milano”.

Ma qualcuno tra i fan di Salvini si accorge dell’errore. E così si scusa sulla pagina incriminata. Simone Pimpa scrive: “A nome di una certa quota di leghisti (che spero essere la maggioranza), mi scuso per il modo osceno con il quale, purtroppo, anche Salvini sta conducendo questa campagna elettorale. La Moratti NON E’ il nostro sindaco, ma purtroppo anche la Lega è ormai piena di gente “schiava di Roma” che pur di tenere il sedere sulla poltrona è disposta a cedere alle idee. E meno male che ce (l’avevamo) duro…”

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nasce il quartiere milanese di “Sucate”

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